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Istituto per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea della provincia di Forlì-Cesena
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            <corpname authfilenumber="IT-ER-IBC-SP00001-0000859">Istituto per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea della provincia di Forlì-Cesena</corpname>
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            <extent>310</extent>
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        <unittitle encodinganalog="ISAD 1 - 2 title">Fondo "Gastone Sozzi"
            <unitdate encodinganalog="ISAD 1 - 3 date(s)" normal="19180101-19451231">
                <emph>con docc. fino al 2003</emph>1918 - 1945
            
            </unitdate>
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        <custodhist encodinganalog="ISAD 2 - 3 archival history">
            <p>Presso l&rsquo;Istituto Storico della Resistenza di Forl&igrave; si &egrave; consolidata negli anni la consuetudine di intestare i fondi archivistici acquisiti o le proprie raccolte documentarie a "personaggi di rilievo della storia locale"<sup>1</sup>.
L'Archivio Gastone Sozzi non si discosta da questa prassi: da un primo nucleo documentario raccolto da Norma Balelli vedova Sozzi (fra cui le lettere speditele da Gastone) ed acquisito in copia dall'Istituto storico di Forl&igrave;, il fondo si &egrave; progressivamente arricchito di documentazione per la maggior parte in copia di provenienza diversa.
Si riporta pertanto qualche elemento utile alla ricostruzione della storia archivistica del Fondo Sozzi, a cominciare dall'individuazione di almeno tre soggetti produttori dell&rsquo;Archivio storico romagnolo "Gastone Sozzi":


<ul>
<li>Norma Balelli;</li>
<li>Gastone Sozzi;</li>
<li>Istituto storico della Resistenza.</li>
</ul>

E&rsquo; necessario partire da quanto si legge sulla recente "Guida agli Archivi dell'Istituto storico della Resistenza e dell'Et&agrave; contemporanea di Forl&igrave; e Cesena" riguardo al Fondo Sozzi ovvero dal fatto che &ldquo;a un primo nucleo di documenti donati da Norma Balelli, vedova Sozzi, o fotocopiati presso il suo archivio tra il 1972 e il 1975, si sono successivamente aggiunti i documenti raccolti da Claudio Albonetti e Gabriele Brunelli presso gli archivi del Tribunale di Forl&igrave; e Ravenna, nel corso di una loro ricerca volta a ricostruire la violenza politica nel primo dopoguerra, con particolare riferimento alle spedizioni punitive fasciste e agli antifascisti uccisi"<sup>2.</sup>
A maggior riprova del fatto che il Fondo Sozzi veda la propria mole formarsi a pi&ugrave; riprese come collettore del materiale documentario dell&rsquo;antifascismo in Romagna leggiamo in una lettera del 31 maggio 1974 indirizzata al Sindaco di Forl&igrave; dal Presidente del Comitato direttivo dell'Istituto che si sollecita "il trasferimento presso l'Istituto dell'importante collezione di documenti denominata Archivio Storico Romagnolo Gastone Sozzi e attualmente giacente nella Biblioteca comunale [e che] sar&agrave; nostra cura inventariare e catalogare i singoli documenti allo scopo di metterli a disposizione del pubblico"<sup>3</sup>. Con Deliberazione della Giunta municipale n. 948 del 9 luglio 1975 il Comune di Forl&igrave; decreta il trasferimento dell&rsquo;"Archivio Storico Romagnolo Gastone Sozzi" presso l'Istituto storico di Forl&igrave;, ma al proposito non sono stati reperiti elenchi di versamento.

Il Presidente dell&rsquo;Istituto Romolo Landi nell&rsquo;ottobre 1975, relaziona che l'attivit&agrave; di ricerca dell&rsquo;Istituto &ldquo;ha consentito la creazione di alcuni fondi, fra cui il principale &egrave; l'Archivio Gastone Sozzi: frutto delle ricerche svolte presso gli archivi del tribunale di Forl&igrave; e Ravenna. Questa ricerca ha permesso all'istituto di acquisire un'organica raccolta degli atti politici inerenti al Partito comunista delle due provincie nel periodo 1921 - 1927. In particolare, il carteggio completo (250 lettere) intercorso fra la Federazione forlivese e la Direzione nazionale, nonch&eacute; importati documenti riguardanti gli Arditi del popolo e di Arditi Rossi. L'archivio raccoglie attualmente 5000 documenti, mentre &egrave; in corso la ricerca per il periodo 1927 - 1943"<sup>4</sup>.&nbsp;

Una prima descrizione del Fondo Sozzi, quantificato in &nbsp;34 buste di documentazione &ldquo;ordinata e descritta sommariamente per soggetto e localit&agrave;&rdquo; venne pubblicato nel volume "Guida agli archivi della Resistenza" a cura del Ministero per i beni culturali (1983), da cui si evince che "si tratta di documenti raccolti e fotocopiati presso l'archivio di Norma Balelli vedova Sozzi e presso vari archivi pubblici e privati".
Dal 1983 la consistenza del fondo &egrave; andata progressivamente ad incrementarsi senza mutare la struttura dell'archivio ma aumentando presumibilmente il numero dei fascicoli all'interno delle serie e contestualmente la documentazione all'interno delle unit&agrave; gi&agrave; presenti fino a contare ad oggi 43 buste.&nbsp;
Probabilmente l&rsquo;incremento maggiore per quanto riguarda le carte di Norma Balelli avvenne in occasione delle ricerche per il volume delle lettere di Gastone Sozzi a Norma, pubblicato nel 1985 a cura dell&rsquo;Istituto storico di Forl&igrave;. Mentre il restante incremento fu conseguente al progetto di &ldquo;indagine storica avente come tema l&rsquo;analisi dello sviluppo politico e socio-economico registratosi nella provincia di Forl&igrave; compreso nel periodo fra l&rsquo;immediata vigilia dell&rsquo;entrata in guerra dell&rsquo;Italia nel primo conflitto mondiale e la soppressione da parte del governo di Mussolini delle libert&agrave; politiche alla fine del 1926 [di cui ] la prima fase dovrebbe interessare la complessiva e sistematica opera di raccolta e schedatura delle fonti documentarie, [&hellip;] e quando si parla di fonti documentarie il ventaglio deve essere il pi&ugrave; ampio possibile [pertanto] si andr&agrave; dai documenti collocati presso gli archivi pubblici (gli archivi di Stato, quelli dei tribunali, ecc.) all&rsquo;analisi delle fonti documentarie, dei periodici, degli opuscoli, dei testi conservati pressi le biblioteche locali e nazionali [&hellip;] fino a giungere alla raccolta di carteggi privati dei maggiori esponenti politici dell&rsquo;area locale (in questa fase si ricordano i carteggi di Gastone Sozzi, di Ubaldo Comandini)&rdquo;.
Il documento proseguiva precisando che &ldquo;si tratter&agrave; dapprima di rintracciare tutte le fonti documentarie aventi particolari significato in relazione allo sviluppo delle vicende storiche nella provincia di Forl&igrave;, e quindi si dovr&agrave; provvedere ad un&rsquo;opera di fotocopiatura e di microfilmatura [&hellip;]&rdquo; (&ldquo;La crisi dello Stato liberale e l&rsquo;avvento del fascismo nella provincia di Forl&igrave;. Note per un programma di ricerca, Forl&igrave; settembre 1982&rdquo;, Archivio dell&rsquo;Istituto, Carteggio anno 1982).
Tale opera di fotocopiatura &egrave; particolarmente evidente nella notevole quantit&agrave; di documentazione in copia che caratterizza il Fondo Sozzi.

D&rsquo;altro canto la natura compilatoria della sedimentazione documentaria &egrave; visibile invece nel susseguirsi delle serie non sempre filologicamente impeccabile e che si &egrave; scelto di lasciare tale limitandosi ad un riaccorpamento logico, ove possibile, in fase di descrizione e di ricostruzione virtuale dell&rsquo;ordine archivistico.


Note:
<sup>1</sup>Situazione dell'archivio, in "Bollettino" dell'Istituto storico provinciale della Resistenza di Forl&igrave;, Centro stampa provincia di Forl&igrave;, 1984;
<sup>2</sup>https://istorecofc.it/sites/default/images/articles/media/266/Guida%20Archivi%20Istituto%20storico%20FC.pdf;
<sup>3</sup>Archivio dell&rsquo;Istituto storico di Forl&igrave;, Carteggio 1975;
<sup>4</sup>Archivio dell&rsquo;Istituto storico di Forl&igrave;, Carteggio 1975.</p>
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        <arrangement encodinganalog="ISAD 3 - 4 system of arrangement">
            <p>L'Istituto per la Storia della Resistenza e dell'Et&agrave; contemporanea della Provincia di Forl&igrave;-Cesena ha voluto con il presente intervento informatizzare e avviare la valorizzazione di uno dei fondi archivistici la cui acquisizione ha accompagnato la nascita stessa dell'Istituto, assieme all'Archivio dell'8 Brigata Garibaldi "Romagna" e a quello di Augusto Flamigni.
Trattandosi di un fondo consultato fin dagli anni Settanta, i cui documenti sono citati un gran numero di saggi e ricerche, si &egrave; scelto di mantenere inalterato l'ordine fisico e la collocazione dei documenti all'interno del fondo. Pertanto la struttura dell'archivio &egrave; stata mantenuta anche se a volte all'interno delle serie originali si &egrave; scelto di restituire un ordine virtuale diverso, funzionale a una consultazione pi&ugrave; omogenea delle carte: creando sottoserie logiche e raggruppando unit&agrave; archivistiche omogenee provenienti da serie diverse, ove possibile.&nbsp;
La collocazione della documentazione all'interno del fondo &egrave; perci&ograve; rimasta inalterata ma virtualmente ordinata.
La denominazione delle serie in alcuni casi &egrave; stata cambiata con titoli pi&ugrave; significativi ed aderenti alle carte conservate, e contestualmente i titoli originali sono stati trascritti nella storia archivistica delle serie.
Anche se da sempre considerato un unicum, l'analisi delle carte del fondo e la ricostruzione della sua stratificazione dai primi anni Settanta ad oggi, ha permesso di dividere il fondo principalmente in due sezioni, sia per tipologia documentaria sia per la loro provenienza:
1. &nbsp; &nbsp; &nbsp; Sezione "Gastone Sozzi" - Carte Norma Balelli, vedova Sozzi (buste 1-3). Si tratta dalle carte raccolte dalla vedova Sozzi Norma Balelli (fra cui il carteggio con Gastone e quello di Gastone con i famigliari) e dalla documentazione inerente la biografia e l&rsquo;attivit&agrave; politica di Gastone Sozzi raccolta e confluita in questa sezione in tempi e modi diversi come precisato nella storia archivistica.
2. &nbsp; &nbsp; &nbsp; Sezione "Archivio storico Romagnolo" (buste 4 - 42), formato, fin dalla seconda met&agrave; degli anni Settanta, nel corso di una ricerca volta a ricostruire la violenza politica nel primo dopoguerra, con particolare riferimento alle spedizioni punitive fasciste e agli antifascisti uccisi. Ad un nucleo iniziale di documentazione se ne &egrave; aggiunta progressivamente altra nell&rsquo;ottica di &ldquo;proseguire un&rsquo;indagine storica avente come tema l&rsquo;analisi dello sviluppo politico e socio-economico registratosi nella provincia di Forl&igrave; compreso nel periodo fra l&rsquo;immediata vigilia dell&rsquo;entrata in guerra dell&rsquo;Italia nel primo conflitto mondiale e la soppressione da parte del governo di Mussolini delle libert&agrave; politiche alla fine de 1926&rdquo;<sup>1</sup>.&nbsp;

La schedatura delle unit&agrave; archivistiche si &egrave; parzialmente avvalsa di precedenti interventi a cura di Chiara Strocchi, Selene Gherardi e Natalia Coppolino, collaboratrici del Servizio Civile presso l'Istituto storico della Resistenza fra gli anni 2018 e 2020, che si ringraziano per il prezioso contributo al presente inventario. A queste precedenti schedature si sono aggiunte quelle del presente lavoro a cura di Fabrizio Monti e Matteo Marzocchi.&nbsp;
Si tratta quindi di una schedatura a pi&ugrave; mani e avvenuta in tempi e modi diversi che in parte influisce sull'omogeneit&agrave; delle descrizioni dei contenuti delle unit&agrave;, a cui si &egrave; cercato di ovviare con un&rsquo;operazione di revisione generale.

<sup>1</sup>Da: &ldquo;La crisi dello Stato liberale e l&rsquo;avvento del fascismo nella provincia di Forl&igrave;. Note per un programma di ricerca&rdquo;, Forl&igrave;, settembre 1982 Archivio dell&rsquo;Istituto, Carteggio, 1982.</p>
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            <p>Il fondo &egrave; costituito principalmente dalla documentazione raccolta in copia e in originale dall'Istituto per la storia della Resistenza e dell'Et&agrave; contemporanea della Provincia di Forl&igrave;-Cesena dai primi anni Settanta fino ai primi anni Duemila, nell'ambito della costituzione di un "Archivio storico romagnolo Gastone Sozzi", incentrato inizialmente sulla figura di Gastone Sozzi - tramite l'acquisizione delle carte di Norma Balelli vedova Sozzi - e in generale sul contesto romagnolo in cui la sua vicenda politica ed umana si &egrave; consumata: il primo dopoguerra, con particolare riferimento alle espressioni politiche dei partiti di massa e alle lotte popolari; il Partito comunista d'Italia dalla nascita fino alla clandestinit&agrave;; gli scontri fa partito socialista e partito repubblicano; gli scontri fra comunisti, socialisti e fascisti; le violenze fasciste; l'antifascismo fino alla vigilia della Resistenza (8 settembre 1943).
Gran parte delle serie inerenti gli scontri fra partiti, le repressioni di polizia e le violenze fasciste sono ricostruite attraverso l'acquisizione in copia dei fascicoli processuali nei tribunali di Forl&igrave; e di Ravenna.</p>
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