Archivio storico del Comune di Pennabilli sec. XVI-sec. XX seconda metà
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consistenza
100 metri lineari complessivi stimati
descrizione
Il nucleo più antico dell'archivio storico di Pennabilli presenta documentazione a partire dalla metà del XVI secolo circa, e comprende uno statuto del 1583 (in copia del sec. XVIII), gli atti consiliari e documentazione contabile di varia natura (sec. XVI-XVIII), oltre a una piccola consistenza di atti della Comunità di Maciano. La documentazione più recente presenta le serie tipiche dei Comuni postunitari: deliberazioni, protocolli (1888-); carteggio amministrativo (1810-); bilanci di previsione (1920-), conti consuntivi (1891; 1915-25; 1932-35; 1939-); regg. verbali chiusura (1933-); mastri (1908-10; 1917; 1920-); mandati (1842-); regg. matrici mandati (1942-); stato civile: regg. nascita, matrimonio, morte, cittadinanza (1866-); anagrafe, leva ed elettorale; ufficio tecnico. Unitamente all'archivio comunale è conservata una raccolta di volumi, opera dell'erudito locale Anton Maria Zucchi Travagli (sec. XVIII), conservati fino alla metà degli anni '60 del secolo scorso unitamente all'archivio notarile, tra cui si segnalano il Raccolto Istorico o Annali della Provincia del Montefeltro e il Rerum Feretranarum Scriptores (ricca collezione di documenti feretrani, manoscritti e a stampa). Lo stesso Zucchi peraltro, nella sua veste di uditore della Legazione di Urbino, alla metà del 1700 provvide ad una stesura degli statuti della città di Pennabilli ed effettuò un riordino dell'archivio comunale, redigendone il regolamento