A seguito della devoluzione estense e fino alla dominazione napoleonica (1598 - 1796), il governatore fu il magistrato inviato da Roma a rappresentare il potere centrale dello Stato pontificio presso la comunità di Comacchio. Aveva l'obbligo di risiedere nel territorio di sua giurisdizione e in caso di assenza doveva essere, anche se momentaneamente, sostituito. La durata del mandato, in origine di sei mesi, nel corso di due secoli, si protrasse a più anni. Il governatore esercitava la giurisdizione civile, aveva competenza nelle cause criminali in prima istanza, presiedeva le adunanze del consiglio cittadino e le sedute per l'aggiudicazione dei pubblici incanti, ed era chiamato a vigilare sul Sacro Monte di Pietà, sulla segreteria e computisteria pubblica, sull'ospedale, sul mercato di Magnavacca (attuale Porto Garibaldi), sulla popolazione sparsa del Bosco Eliceo, sui pubblici spettacoli e sulle rappresentazioni teatrali, sui pupilli e minori, sui forestieri ospitati nelle locande della città. Nella funzione di giusdicente era coadiuvato da due notai attuari (ossia da notai deputati a ricevere, registrare, e conservare gli atti depositati in tribunale) per le cause civili e da un cancelliere per le cause criminali. Il complesso (1605-1765, volumi 39, fascicoli 2) è costituito dalla raccolta dei documenti che testimoniano l'attività del Governatore di Comacchio nell'esercizio della giustizia civile.
- Patrizia Luciani, Archivio storico comunale. Elenco di consistenza e topografico [Comune di Comacchio], 2004. Elenco di consistenza
[Dattiloscritto, pp. 15]
dati aggiornati al 07/11/2023
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aggiornamento a cura di
Biblioteca comunale Ludovico Antonio Muratori di Comacchio
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U.O.S. Cultura della Provincia di Ferrara
validazione a cura di
Regione Emilia-Romagna - Settore Patrimonio culturale