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Carte Giacomo Masi     1930-sec. XX seconda metà

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consistenza
  • 0,2 metri lineari complessivi 
  • 2 pezzi (buste, registri, mazzi, etc.) 
descrizione
  • Nato a Castenaso (BO) il 6 novembre 1916, Giacomo Masi proveniva da una famiglia colonica antifascista. Aderì al partito comunista nel 1933, quando già svolgeva la professione di tornitore meccanico. Arrestato per attività di propaganda antifascista all’interno delle organizzazioni di regime, il 24 gennaio 1936 venne condannato dal Tribunale speciale a 8 anni di carcere per appartenenza al Pci. Scontò 3 anni e 3 mesi di carcere, quindi fu sottoposto a 3 anni di sorveglianza. Dal 1939 al 1945 fu componente della segreteria della federazione bolognese del Pci, partito da cui si discostò nel dopoguerra. Fu tra i promotori del movimento partigiano dopo l’8 settembre 1943, organizzando le prime manifestazioni di massa, divenne quindi comandante provinciale delle Sap, commissario politico della divisione Bologna e membro del Cumer. Il fratello Giovanni Masi, attivo nella Resistenza bolognese e milanese, venne deportato in Germania e ucciso durante una marcia di annientamento. Giacomo Masi rivestì ruolo dirigenziali nell’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti.
    Il fondo è costituito da documentazione relativa alla vita e all’attività di Giacomo Masi come partigiano e dirigente politico, ma sono anche presenti testimonianze di altri partigiani e molti documenti sui fratelli di Giacomo, Giovanni e Vincenzo. La documentazione è composta da foto, circolari, ritagli di giornale, corrispondenza, appunti manoscritti, resoconti dattiloscritti, verbali di riunione, pubblicazioni del Pci (presenti vari numeri de La nostra lotta), statuti e atti costitutivi di varie associazioni, certificati scolastici, attestati per militanza partigiana, volantini del periodo resistenziale etc. Tra i corrispondenti si segnalano personalità del Pci, rappresentanti di ministeri e istituzioni italiane, francesi e tedesche. Il fondo è stato donato da Giacomo Masi tra il marzo e il maggio 2007.
conservato presso: Istituto storico Parri    da: 2007

strumenti di ricerca

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  • non noti

dati aggiornati al 31/08/2021

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aggiornamento a cura di
  • Istituto per la storia e le memorie del Novecento Parri E-R
validazione a cura di
  • Regione Emilia-Romagna - Servizio Patrimonio culturale