Archivio dell’Associazione nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra - Delegazione regionale per l’Emilia e la Romagna 1929-1963
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altra denominazione
Archivio dell'ANMIG - Delegazione regionale per l’Emilia e la Romagna
consistenza
2 metri lineari complessivi
58 pezzi (buste, registri, mazzi, etc.)
descrizione
La suddivisione dellAssociazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra (ANMIG) in Comitati regionali, poi Delegazioni regionali, fu prevista fin dalle prime redazioni statutarie più volte modificate nel biennio 1919-1920 e poi sempre mantenuta. Ogni Comitato regionale avrebbe dovuto essere composto da un rappresentante per ciascuna Sezione (designato ogni anno dal rispettivo Consiglio direttivo) e dal Delegato regionale, eletto per ciascuna regione nei congressi generali dei soci. Compito del Comitato era soprattutto quello di coordinare lattività delle diverse Sezioni e di raccogliere i voti e le necessità delle sezioni da segnalare al Comitato Centrale. Così, di fatto, soprattutto dopo il ripristino della democraticità dellAssociazione dopo la Seconda Guerra Mondiale, la figura del Delegato regionale, che doveva porre la sua sede e il suo ufficio allinterno della Sezione in cui era residente, è divenuta il vero e proprio tramite assiduo e diretto tra il centro e la periferia per la definizione di linee di intervento e di rivendicazione, il sollecito di pratiche, lavvio di specifiche campagne di solidarietà. Non si hanno notizie sulle vicende della documentazione archivistica della Delegazione regionale per lEmilia e la Romagna dellANMIG; è però evidente che - data la natura molto personalizzata e di fatto itinerante del suo ufficio, che diveniva operativo di volta in volta presso la Sezione in cui il Delegato regionale era iscritto e attivo - il fatto che si siano ritrovati aggregati allarchivio della Sezione di Modena dellANMIG gli atti superstiti della Delegazione emiliano-romagnola dalle origini fino agli anni Sessanta non può che discendere dal fatto che, dopo regolari passaggi di consegne e di documentazioni darchivio tra i Delegati regionali del primo dopoguerra (Mario Minoja di Piacenza dal 1946 al 1952, Giuseppe Simoncini di Bologna dal 1952 al 1955, Arnaldo Davoli di Reggio Emilia dal 1955 al 1958), questa prassi non fu più seguita e quindi le documentazioni precedenti rimasero a Modena con il passaggio della carica di Delegato regionale a Tristano Folloni di Modena, dal 1958.