Il complesso si compone di fascicoli intestati a persone, luoghi, avvenimenti, ecc., ordinati alfabeticamente ed è consultabile tramite uno schedario di tali fascicoli. In esso confluivano quei gruppi di documenti che pervenuti al Museo per donazione e, a volte, per acquisto erano giudicati troppo esigui per costituire un fondo indipendente. L'archivio fu costituito a partire dal 1904 da Fulvio Cantoni il quale, appena subentrato a Raffele Belluzzi nella direzione del Museo, subito riconobbe "imprescindibile necessità procedere alla unificazione di tutto il materiale archivistico [...] in guida da raccogliere, debitamente classificate in altrettante posizioni o fascicoli tutte le carte riflettenti la stessa persona, lo stesso luogo o fatto, che prima erano sparse in vari facicoli collocati in cartoni diversi e senza alcun nesso fra loro" (Cantoni F., Il Museo civico del Risorgimento dal 1904 a tutto il 1914, Bologna, Coop. tip. Mareggiani, 1916, p. 3.). Il lavoro si concluse nel 1905: "I fascicoli così concentrati ascendevano già in quell'annno ad 800 ed erano corrredati di altrettante schede riassuntive del contenuto di ciascuno" (ibid., p. 6). Il materiale archivistico che pervenne al Museo a partire da quel momento venne inserito all'interno dell'archivio seguendo lo stesso criterio. Ancor oggi, seppure in maniera sporadica, vi vengono collocati documenti