Il complesso, donato al Museo del Risorgimento nel 1995 da Andrea Fontana, comprende prevalentemente documenti relativi alla controversia giudiziaria avvenuta attorno agli anni 1852-1853 tra la contessa bolognese Teresa Guastavillani e il marito, il capitano dell'esercito austriaco Carlo Biergotsch. I due si erano sposati nel 1838 ed erano poi andati a vivere in Veneto. Dopo pochi anni, però, il matrimonio si incrinò irreparabilmente, soprattutto per dissensi relativi all'amministrazione del patrimonio, in seguito ai quali i due si separarono e la contessa Guastavillani fece ritorno a Bologna. Attraverso i documenti conservati nel fondo è possibile ricostruire questa vicenda coniugale e giudiziaria, che costituisce un esempio emblematico dei rapporti che quotidianamente la popolazione bolognese intrecciava con gli ufficiali austriaci di stanza a Bologna negli anni della Restaurazione. Alcuni dei documenti di questo fondo sono stati esposti alla mostra "L'aquila su San Petronio. Esercito austriaco e società bolognese. 1814-1859". Sono presenti inoltre alcuni documenti riguardanti altre due controversie giudiziarie della contessa Guastavillani relative ai beni fondiari da lei acquisiti in Veneto: una con il fittavolo Giuseppe Simeoni (1851-1853) e giudicata dalla Pretura di Padova, l'altra con Stefano e Gio. Girolamo Venezze, che venne esaminata prima dalla Pretura di Rovigo, poi dal Tribunale di Padova (1869-1870 ca.). Il materiale è condizionato in una busta
- Museo civico del Risorgimento di Bologna, Inventari fondi archivistici. Inventario
[Dattiloscritto e manoscritto (in parte informatizzato), 6 raccoglitori a fogli mobili]
dati aggiornati al 31/08/2021
espandichiudi
aggiornamento a cura di
Museo Civico del Risorgimento di Bologna
validazione a cura di
Regione Emilia-Romagna - Servizio Patrimonio culturale