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Archivio Lanfranco Caretti     1932-2003

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consistenza
  • 21227 pezzi (buste, registri, mazzi, etc.) stimati
descrizione
  • Il fondo Lanfranco Caretti (1932-1995 con documentazione fino al 2003 e con volumi a partire dal XVI secolo) risulta costituito da tre nuclei: la biblioteca, formata da oltre 20000 volumi tra pubblicazioni, opuscoli, estratti, manoscritti antichi e edizioni rare, unitamente ai 17 faldoni in cui è raccolta la documentazione prima conservata all'interno dei volumi della raccolta libraria, la discoteca ed il complesso documentario in senso stretto (1140 fascicoli, 27 volumi, 9 album, 22 buste, 4 mazzi, 3 fotografie incorniciate, 2 raccoglitori, 2 rotoli, 1 cartella).
    Quest'ultimo nucleo raccoglie la documentazione prodotta nel corso della carriera di Lanfranco Caretti (Ferrara 1915 - Firenze 1995) come studioso e docente: si tratta della corrispondenza intrattenuta con scrittori, giornalisti, allievi, editori e personalità della cultura, del materiale relativo ai suoi studi e pubblicazioni e al suo ruolo di docente universitario. Sono presenti inoltre copie di articoli, estratti e testi da lui scritti, bozze e prove di stampa, materiale diverso raccolto per motivi di studio e ricerca, e documentazione relativa alla carriera come premi, riconoscimenti e attestati insieme a documenti che testimoniano la sua carriera professionale (curriculum, incarichi, contratti) e la sua vita personale (documenti d'identità, abbonamenti, tessere). E' presente anche una parte del complesso documentario relativo alla sfera privata e familiare di Lanfranco Caretti che contiene corrispondenza privata, componimenti in prosa e poesia dedicati alla moglie, ed un'ampia raccolta fotografica che riguarda prevalentemente il tempo passato con la famiglia e gli affetti. Il patrimonio documentario che compone il fondo rappresenta in modo significativo la sua carriera e fornisce un quadro articolato delle attività, degli studi, e degli incarichi da lui ricevuti nel corso degli anni. Emerge anche la dimensione più privata e familiare dello studioso, che non risulta essere completamente separata dalla dimensione pubblica e professionale. La volontà stessa da parte di Lanfranco Caretti di donare all'Amministrazione comunale la raccolta fotografica, la corrispondenza privata e le composizioni in prosa e poesia che non erano mai state diffuse pubblicamente per precisa volontà dello studioso, è indicativa di come volesse delineare la propria immagine di uomo di cultura profondamente legato alla famiglia e agli affetti.
    Si segnalano alcune lacune: ad esempio risulta completamente assente qualsiasi documentazione relativa alla tesi di laurea su Olimpia Morata e appare lacunosa la documentazione relativa ai corsi universitari, in particolar modo quelli tenuti durante la cattedra presso l'Università di Pavia tra il 1952 ed il 1963. Si può ipotizzare che il grosso del nucleo dell'archivio documentario si sia costituito nel momento del rientro a Firenze (1964) e forse parte del materiale raccolto e prodotto in precedenza sia andato smarrito durante i traslochi, oppure ancora, distrutto durante i bombardamenti che colpirono durante la Seconda Guerra mondiale la casa dei genitori a Ferrara e la sua casa a Firenze dove si era trasferito nel 1940. E' noto poi che documentazione relativa alla docenza presso l'Università di Pavia è conservata presso l'Ateneo pavese.
    Il fondo è pervenuto alla Biblioteca comunale Ariostea in diverse tranche: tra il 1994 e il 1998 furono trasferiti i materiali della raccolta libraria, mentre sempre nel 1998 la discoteca fu collocata presso la Scuola di musica ed orchestra "Gino Neri". L'archivio fu acquisito tramite consegne successive e parziali iniziate nel 2000 e concluse all'inizio del 2014. Il primo nucleo documentario pervenuto fu inizialmente conservato presso la sede dell'Archivio storico comunale, allora situato presso Piazza del Municipio. Nel 2005, quando l'Archivio storico comunale si trasferì presso l'attuale sede di via Giuoco del Pallone, il materiale fu traslocato presso la sede della Biblioteca Ariostea a costituire, insieme alla Biblioteca, il Fondo Caretti. Da quel momento le successive acquisizioni furono gestite dall'Ariostea, il cui personale diede una prima organizzazione al materiale via via che veniva incamerato. Nel 2014 il Comune di Ferrara ha promosso il riordino e inventariazione dell'archivio Caretti incaricando la Cooperativa le Pagine, che ha portato alla redazione dell'inventario consultabile online nel Sistema informativo regionale Archivi ER. I libri della biblioteca personale sono catalogati nell'OPAC Sebina OpenLibrary.
conservato presso: Biblioteca comunale Ariostea di Ferrara    da: 1994

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dati aggiornati al 31/01/2023

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aggiornamento a cura di
  • Biblioteca comunale Ariostea di Ferrara
validazione a cura di
  • Regione Emilia-Romagna - Settore Patrimonio culturale