Archivi ER - Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna

consistenza

• 7 metri lineari complessivi stimati
• 137 pezzi (buste, registri, mazzi, etc.) 

descrizione

• Nel 1897 venne promosso a Imola un comitato cittadino per fondare un patronato di refezione per le scuole urbane, che intraprese la sua attività nel 1898. Nel 1901, il Comune di Imola deliberò di prendersi carico della refezione scolastica. Nel novembre del 1902 la gestione amministrativa della refezione scolastica venne affidata a una commissione nominata dalla giunta comunale e presieduta dal sindaco. Nel 1903, il servizio di refezione venne esteso alle scuole rurali.
  I patronati scolastici furono istituiti in ogni comune con legge del 4 giugno 1911 n. 487 e con relativo regolamento approvato con regio decreto del 2 gennaio 1913 n. 604. A seguito di questa legge, il consiglio straordinario del Patronato di Imola redasse uno statuto deliberato dal consiglio comunale nella seduta del 24 luglio 1914 e approvato dalla delegazione governativa il 29 settembre 1914. Dal 1930 l'amministrazione dei patronati scolastici venne affidata ai comitati comunali dell'Opera nazionale balilla (regio decreto del 17 marzo 1930, n. 394), nata nel 1926 per l'assistenza e l'educazione fisica e morale della gioventù. Riordinamenti dei patronati scolastici si ebbero con il decreto legislativo del 24 gennaio 1947 n. 457 e con la successiva legge del 4 marzo 1958 n. 261. Al momento della sua nascita, l'unico ambito di attività del Patronato scolastico era quello della refezione scolastica, nel corso degli anni estese il proprio raggio di assistenza: organizzando servizi di doposcuola invernali ed estivi nelle scuole cittadine e rurali; fornendo indumenti, calzature e sussidi scolastici agli alunni più bisognosi; gestendo colonie marine e montane; effettuando un servizio di controllo medico per gli alunni delle scuole; collaborando nell'organizzazione di biblioteche e cinema scolastici. I patronati scolastici furono soppressi a seguito del dpr 24 luglio 1977 n. 616. Le funzioni di assistenza scolastica, i servizi e i beni dei patronati furono trasferiti ai comuni. Le modalità e i criteri per questo passaggio vennero stabiliti per l'Emilia-Romagna dalla legge regionale del 7 luglio 1978 n. 20. La documentazione comprende regg. 114 e fascc. 293 (1914-1979): amministrazione, corrispondenza, protocolli, contabilità, atti e documenti di amministrazione finanziaria, attività svolte dal patronato (refezione scolastica, doposcuola, sussidi scolastici, colonie, assistenza sanitarie, bibliotechine e cinematografia scolastica), documentazione relativa ai beni mobili e documentazione relativa all'economato.
  Provenienza: versamento Direzione Didattica del 1° Circolo, 1990.