Il fondo è costituito dalla corrispondenza intercorsa tra la corte estense e gli ambasciatori presenti presso le varie sedi diplomatiche in Italia (Bologna, Firenze, Genova, Guastalla, Lucca, Mantova, Marche, Massa, Milano, Mirandola, Monferrato, Napoli, Parma, Roma, Stato della Chiesa, Romagna, Saluzzo, Torino, Trieste, Venezia) e all'estero (Francia, Germania, Inghilterra, Levante, Malta, Polonia, Spagna, Svizzera, Tunisi, Ungheria). Gli Estensi, infatti, diedero molta importanza alle relazioni con sovrani, principi e signorie, mostrando sempre molta abilità nell'inserirsi e mantenersi nel complesso gioco di equilibri, che permise alla loro dinastia di sopravvivere a lungo. Gli ambasciatori al loro servizio erano definiti "oratori", se risiedevano nella sede diplomatica, mentre erano chiamati "agenti", se erano rappresentanti dei cardinali di casa d'Este, o semplici inviati per specifiche missioni e per trattare particolari affari. Le missive per informare il duca di quanto accadeva quotidianamente presso le altre corti riportavano informazioni di vario genere: da quelle di carattere politico, diplomatico, sociale ed economico, raccolte sul posto o pervenute tramite le pubbliche relazioni degli ambasciatori, a quelle relative alla sfera privata, quali l'amministrazione della sede diplomatica, l'acquisto di generi di consumo, l'organizzazione di banchetti e di momenti conviviali. Il presente inventario descrive un lavoro ancora in corso. Le descrizione presentate dovranno infatti confluire in una struttura più ampia che annoveri anche le altre parti dell'Archivio segreto estense, e, relativamente a questa partizione, anche le altre sedi diplomatiche. Come primo intervento è stata scelta la descrizione delle carte relative alla sede di Venezia.