Archivi di Comitati di liberazione nazionale della provincia di Modena 1936-1956
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altra denominazione
Archivi dei CLN della provincia di Modena
descrizione
L'archivio del Comitato provnciale di liberazione nazionale di Modena raccoglie la documentazione prodotta la Comitato provinciale e dai Comitati comunali della provincia. Ben definita era la struttura gerarchica che legava tra loro i CLN: era così possibile individuare un CLN regionale che coordinava le azioni sul territorio dei diversi CLN provinciali a loro volta punto di raccordo tra i CLN comunali, che fungevano da punto di riferimento per i diversi CLN aziendali, di categoria, di fabbrica, di rione e di via. Lazione politica e governativa svolta dal Comitato provinciale di liberazione nazionale di Modena fu fortemente caratterizzato dalla realtà locale in cui si trovò ad operare. La sua costituzione avvenne nel mese di ottobre del 1943, mentre la fitta rete dei CLN comunali si costituì nel corso del 1944. Il 27 aprile 1945 il CLNP cede agli Alleati le funzioni esecutive ricoperte a partire dalle prime ore confuse seguite alla Liberazione. Il 6 giugno le funzioni del CLNP diventano meramente politiche e spiccatamente consultive nei riguardi delle giunte comunali e degli enti locali, anche se di fatto viene mantenuto inalterato lampio spazio di manovra avuto nellambito economico e finanziario. Con la circolare n. prot. 6061 del 20 agosto 1946 il CLNP di Modena comunica la chiusura immediata di tutti i CLN comunali dalla data di ricevimento della stessa. Lo scioglimento definitivo del CLNP avverrà il 1 agosto 1946. Nel corso di un recente intervento di riordino, per ciascun comitato sono state individuate le seguenti serie documentarie: Circolari, Organi dirigenziali, Corrispondenza, Epurazione, Assistenza, Affari diversi, Contabilità, Protocolli.
- Maria Carfì (Archivio di Stato di Modena), Giovanni Taurasi, Dalla notte all'alba della democrazia. I Comitati di liberazione nazionale di Modena (1943-1946), 2015. Guida
dati aggiornati al 31/08/2021
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validazione a cura di
Regione Emilia-Romagna - Servizio Patrimonio culturale