Si tratta dell'archivio professionale dell'architetto Vinicio Vecchi. Cresciuto in una famiglia di scultori, Vinicio Vecchi (Modena 1923-2007), dopo aver frequentato la scuola darte, studia architettura a Roma e a Milano. Tornato a Modena diventa il piú giovane consigliere comunale per il PCI e collabora con Mario Pucci nella progettazione di numerose opere pubbliche e private che trasformano la città durante la ricostruzione come la Stazione delle Autocorriere, la sede delle Aziende Municipalizzate, il Villaggio Artigiano e il primo quartiere INA-Casa. Nello stesso tempo è autore di una serie di opere piú piccole, ma non meno significative, come alcune stazioni di rifornimento e interni di negozi che testimoniano uninterpretazione originale del linguaggio razionalista. Negli anni successivi si specializza nella progettazione di sale cinematografiche, arrivando a realizzarne oltre cinquanta. Realizza anche numerose Case del Popolo, tra le quali merita ricordare la Casa Rinascita di San Vito di Spilamberto. L'archivio è costituito da due tipologie documentarie differenti: fascicoli relativi all'iter progettuale di ogni singolo intervento ed elaborati grafici in rotolo. La documentazione è organizzata in due serie: una relativa all'attività progettuale e una relativa alla contabilità; i progetti sono suddivisi in sottoserie corrispondenti alle diverse tipologie costruttive.