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Associazione Unione Donne in Italia - UDI Ferrara
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Associazione Unione Donne in Italia - UDI Ferrara

UDI Unione donne italiane di Ferrara 1945 - 2003

descrizione

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nota storica
  • UDI - Unione Donne in Italia è un'associazione di promozione politica, sociale e culturale, senza fini di lucro. Fu fondata con il nome "UDI - Unione Donne Italiane" a Roma il 15 settembre del 1944, emanazione diretta del Partito comunista. Scopo principale dell'associazione, come recitava l'art. 1 dello Statuto, era di essere "l'Associazione di tutte le donne che vogliono la pace, il rispetto dei diritti delle donne e del lavoro e la tutela della famiglia". La struttura inizialmente prevedeva un'organizzazione nazionale, con sede a Roma, e la creazione di Comitati provinciali. Organo principale dell'associazione era il Congresso che doveva riunirsi ogni due anni. In occasione del IX Congresso nazionale nel novembre 1973, fu stabilita anche l'organizzazione di Comitati regionali sulla base della nascita delle regioni: all'articolo 4 si dichiarava che «i comitati direttivi comunali, comprensoriali, provinciali e regionali costituiscono la struttura di promozione e di coordinamento politico dell'associazione ai vari livelli".
    Il Comitato provinciale di Ferrara dell'Unione Donne Italiane si costituì l'8 ottobre 1945, facendo "propri i princìpi e gli scopi enunciati" nello Statuto nazionale e proponendosi "di sostenere e diffondere il principio dell'autodeterminazione della donna in ogni campo, realizzando attività e iniziative culturali finalizzate agli scopi primari dell'Associazione" (art. 1). Era organizzato con una Segreteria provinciale e un Comitato provinciale entrambi con sede a Ferrara, mentre sul territorio si trovavano diversi circoli locali. Il finanziamento per le iniziative e per il mantenimento della sede provinciale proveniva dal tesseramento e dalle sottoscrizioni raccolte in occasione dell'8 marzo, con la diffusione della mimosa accompagnata dal giornale "Noi Donne".
    Attiva nelle battaglie sociali degli anni Settanta, l'UDI di Ferrara ha vissuto, come le altre UDI, la fase di travagliato e profondo ripensamento politico e organizzativo culminata con l'XI Congresso nazionale (Roma, maggio 1982). In questa sede UDI decise infatti di allontanarsi dalla funzione preminentemente politica delle origini e di abbandonare la struttura organizzativa verticistica e centralizzata dell'Associazione, optando per nuove forme di comunicazione e di relazione tra i gruppi come l'autoconvocazione, l'autoproposizione, l'autofinanziamento, etc.
    A partire dagli anni Ottanta l'impegno di UDI Ferrara verte principalmente sulla promozione della presenza femminile in diversi ambiti (pace e solidarietà sociale, pari opportunità, arte, cultura, storia delle donne, salute, maternità e servizi sociali, immigrazione), oltre che per l'aiuto e sostegno a donne in difficoltà e disagio o che hanno subito violenze: una politica di genere che si sviluppa attraverso gruppi di lavoro che promuovono iniziative pubbliche, dibattiti nelle scuole, ricerche e convegni. Con il XIV Congresso, svoltosi in più tappe tra il 2002 e il 2003, si è aperta una fase nuova, testimoniata anche dal cambio di denominazione: per sottolineare l'intento di essere luogo che accoglie anche le esperienze e i saperi delle donne che, nate altrove, vivono in Italia, l'UDI ha riletto il proprio acronimo come Unione Donne in Italia.
    Attualmente Unione Donne in Italia - UDI Ferrara APS è un'associazione di promozione sociale con sede presso la Casa delle Donne di Ferrara. Essa partecipa alla Rete Regionale Archivi UDI dell'Emilia-Romagna, associazione di promozione sociale convenzionata con la Regione Emilia-Romagna, nata nel 1989 come coordinamento regionale degli archivi, centri di documentazione e biblioteche emiliano-romagnole dell'UDI (Bologna, Ferrara, Forlì, Imola, Modena, Ravenna, Reggio Emilia).
    UDI Ferrara possiede un ricco archivio che conserva la documentazione prodotta e raccolta dalle donne dell'associazione a partire dalle sue origini e una nutrita biblioteca sviluppatasi come raccolta libraria a fianco e a supporto dell'attività politica e culturale. Sia la Biblioteca che l'Archivio storico sono stati aperti al pubblico nei primi anni '90, dopo un percorso di riordino e descrizione avviato negli anni '80 a cura del Gruppo Archivio (analogamente a quanto accadde in numerose altre UDI in Italia) e l'intero complesso documentario è stato dichiarato di interesse storico con provvedimento della Soprintendenza Archivistica per l'Emilia Romagna n. 8 del 4 luglio 2006.
    L'archivio di UDI Ferrara è costituito da 307 buste coprenti l'arco cronologico 1944-2010 con seguiti al 2020, mentre la documentazione dal 2010 fino è in attesa di riordino e consta in 104 buste. Afferiscono all'archivio anche le raccolte di fotografie (circa 7.800 fotografie a stampa, 1.700 immagini digitali e 2.000 diapositive); di manifesti (500); la videoteca (costituita da 180 pezzi); le audioregistrazioni (550 pezzi).
    Il patrimonio documentario conservato da UDI Ferrara comprende inoltre i seguenti fondi personali: Daura Biolcati (1946, b. 1), Faustina Bovina (1945-1975, b. 1), Maria Grazia Caravelli (1986-2000, bb. 2), Mary Ellen Doughty (anni '70-'90, bb. 18), Daniela Fuschini (corsi Retravaillier) (anni '80-'90, bb. 10), Nives Gessi (1964-1991, b. 1), Federica Manfredini (1997-2000, b. 1), Lucia Pandini (b. 1), Carolina Peverati (1963-1983, bb. 4), arch. Dida Spano (bb. 2), Candia Travagli (1927-1982, b. 1), Liliana Varotti (anni '70-'80, bb. 3); Luana Vecchi (anni '80-2010, bb. 4). Sono presenti infine le carte di alcuni circoli UDI del territorio provinciale e altri fondi acquisiti nel tempo: Archivio Centro Donna Giustizia (1995-2009, bb. 53), Comitato Silvia Baraldini (1983-1999, bb. 10), Gruppo Onda (anni '80-'90, regg. 8, bb. 16), PDS (anni '70-'90, bb. 4), UDI di Berra (1957-1958, b. 1), UDI di Bosco Mesola (bb. 7), UDI di Cento (anni '80-'90, bb. 6), UDI di Copparo (anni '70-'80, bb. 5), UDI di Massafiscaglia (1969-1971, b. 1). Il patrimonio librario supera le 2000 unità ed è catalogato nel polo SBN ferrarese.
    Nell'ambito della convenzione della Rete regionale Archivi UDI ER con la Regione Emilia-Romagna, dal 2018 si è avviato un progetto complessivo di revisione, integrazione e informatizzazione degli inventari redatti negli anni Novanta: attualmente è consultabile online sul portale Archivi ER l'inventario del Comitato provinciale UDI di Ferrara relativo alla documentazione fino al 2010, a partire dalla schedatura realizzata nei primi anni Duemila. La documentazione restante e le raccolte di fotografie, manifesti e audiovisivi, così come gli altri fondi conservati, sono dotati di parziali elenchi e saranno oggetto di interventi descrittivi successivi.
    L'archivio è consultabile presso la Casa delle Donne con apertura al pubblico da lunedì a venerdì ore 9,00-12,30. La scheda è in corso di implementazione; per ulteriori informazioni si rimanda al sito web del conservatore.

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Le informazioni sono in corso di aggiornamento. Si invitano gli utenti a rivolgersi ai recapiti del Conservatore (indicati nella colonna di sinistra) per verificare puntualmente le condizioni di accesso, le modalità di consultazione e i servizi erogati.

dati aggiornati al 31/12/2022