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Comune di Ravenna

descrizione

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nota storica
  • L’archivio storico del Comune di Ravenna comprende documentazione che va dal 1119 al 1976 con successivi fino al sec. XXI. Le vicende dell'archivio si presentano complesse e spesso frammentarie nelle fonti. Il 1512 appare come data spartiacque nella formazione di un primo complesso documentario organizzato gestito dalla cancelleria comunale con sede nel palazzo comunale. L’inondazione che colpì il territorio ravennate il 28 maggio 1636, danneggiò alcuni archivi delle corporazioni posti al pianterreno del Palazzo comunale, ma pare lasciasse incolume l'archivio comunale, posto ai piani superiori. In età napoleonica con la soppressione delle corporazioni religiose furono incamerati i materiali conservati nei relativi archivi, documentazione che nel corso del Novecento verrà poi trasferita all’Archivio di Stato di Ravenna.
    Nella prima metà dell’Ottocento l’archivio comunale cadde via via in uno stato di abbandono, mentre la seconda metà del secolo vide il recupero di ingente documentazione trasferita in epoca napoleonica presso l’archivio demaniale del Dipartimento del Rubicone avente sede a Forlì.
    Agli inizi del Novecento maturò l’idea di separare l’archivio storico da quello generale: inizialmente la sede di destinazione avrebbe dovuto essere Santa Maria in Porto insieme al Museo delle antichità, ma a causa della insufficiente capienza degli spazi si arrivò ad individuare nella Biblioteca Classense la sede in cui concentrare l’archivio. L'Archivio storico fu istituito con le deliberazioni di Consiglio comunale del 28 marzo e 21 maggio 1913 e inaugurato il successivo 2 giugno da Luigi Rava. Era disciplinato da un regolamento comune a quello della Biblioteca e affidato alla sorveglianza di una Deputazione. Nel 1961, in seguito alla formazione della nuova pianta organica degli uffici e del personale, il Comune di Ravenna provvide alla creazione della “Sezione Archivio storico comunale”, inserendola nella “Divisione Biblioteche comunali – Archivio Storico comunale e Istruzione”. Successivamente con deliberazione CC n. 72 del 23/04/2002 ha conferito la gestione dell'Archivio storico comunale all'Istituzione Biblioteca Classense.
    A partire dagli anni '70, con l'intensificarsi delle competenze comunali sul territorio e l'avvento di nuovi servizi amministrativi, la sedimentazione documentaria comincia a concentrarsi anche presso sedi diverse dalla Biblioteca Classense. Nel 1975 la documentazione 1920-1962, sino ad allora conservata presso gli uffici comunali e in parte presso la stessa Classense, fu trasferita nei locali siti in via Cura, adibiti ad archivio di deposito. Nel 1993 le carte 1920-1950 furono nuovamente depositate presso la Classense, pur rimanendo di competenza dell'Ufficio archivio generale, mentre i documenti 1951-1963 furono collocati in un magazzino sito a Ravenna in via Trieste, dove restarono fino al 2004 quando furono trasferiti in locali adibiti ad archivio di deposito a Piangipane. Nel 1993 la documentazione 1963-1966 fu trasferita nei locali di via Mura di Porta Serrata. A seguito di un evento alluvionale che colpì il sottotetto della Residenza municipale a inizio anni '90, parte della documentazione afferente, in prevalenza, alle serie archivistiche prodotte dall'Ufficio di Ragioneria riportò gravi danni. In tempi più recenti è proseguita l'operazione di concentrazione nei locali della Biblioteca Classense della documentazione storica, fino agli anni Settanta, precedentemente disseminata in varie sedi. La restante documentazione è attualmente collocata presso l’archivio di deposito comunale di Piangipane e alcuni altri depositi.
    Nel corso del tempo numerosi sono stati gli interventi di riordino e descrizione che hanno interessato l’archivio comunale. In particolare si segnalano: il riordino curato da Traversari tra il 1774 e il 1790, quello in più fasi di Michele Tarlazzi, archivista della Prefettura, che operò a partire dal 1862 e a seguire, il lavoro ingente di verifiche, analisi e redazione di strumenti di corredo effettuato da Silvio Bernicoli, che se ne occupò dal 1877 per quasi sessant’anni, prima in qualità di “assistente gratuito” poi di “vice-bibliotecario” (1882), di “archivista comunale” (1902), di “conservatore dell’archivio storico comunale” (1913), infine di “conservatore” (1923). In anni recenti la Cooperativa Le pagine ha effettuato, nel 2015, operazioni di ricognizione, censimento e redazione di un elenco di consistenza, relativamente alla documentazione 1866-1975; nel 2023 è stata poi portata a termine la redazione di una guida all’intero archivio storico del Comune.
    Attualmente il Comune di Ravenna conserva in parte residuale documentazione afferente la sezione storica, collocata presso l’Archivio di deposito comunale di Piangipane e alcuni altri depositi e gestita dall’Ufficio Archivio e protocollo ma consultabile da parte degli utenti all’Archivio storico comunale presso la Classense; inoltre alcuni uffici, tra cui quelli relativi ai servizi demografici e all’area urbanistica e tecnica, gestiscono gli atti di pertinenza presso le rispettive sedi in autonomia, conservando parimenti anche documentazione storica.
    L'accesso, la consultazione e il prelievo di documentazione afferente all'Archivio di deposito, gestito dall'Ufficio Archivio e protocollo del Comune, è consentito solo al personale interno del Comune. Le richieste di consultazione della documentazione da parte di cittadini devono essere rivolte, mediante richiesta di accesso agli atti, accesso civico generalizzato o per motivi di studio o di ricerca, ai servizi comunali produttori della documentazione stessa.

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dati aggiornati al 27/02/2024