Il materiale archivistico è stato schedato mediante il software applicativo SESAMO, ver. 4.1, programma per il riordino e l'inventariazione distribuito dalla Regione Lombardia. La descrizione delle serie archivistiche e delle singole unità è stata riformulata e approfondita, seguendo le norme ormai consolidate delle ISAD (G)e delle ISAAR (CPF), sulla base della compilazione almeno dei campi obbligatori. Le notizie relative ai fondi archivistici (con la premessa esplicativa e la descrizione del contenuto) sono state tenute distinte da quelle riguardanti i soggetti produttori.
Nella schedatura per ogni pezzo è stata data la seguente descrizione: INTITOLAZIONE: se originale, è stata riportata tra virgolette; in assenza di titolo originale ne è stato dato uno esprimente il contenuto tralasciando le virgolette. Qualora fosse stato necessario integrare o chiarire un'intitolazione è stata data anche l'indicazione del contenuto del pezzo. ESTREMI CRONOLOGICI: sono stati riportati, dove possibile, l'indicazione completa di anno, mese e giorno; ove non possibile, si è riportato l'anno o il secolo. Le date ricostruite sono state indicate tra parentesi quadre. CONTENUTO: esplicitazione dei contenuti della documentazione, con eventuale elenco dei sottofascicoli. NOTE: ove necessario, sono state compilate note esplicative, soprattutto sono state riportate informazioni sullo stato di conservazione dei documenti. Informazioni sullo stato di conservazione si possono trovare anche nel campo contenuto. CONSISTENZA: se registro, volume, busta, mazzo, fascicolo. Per ogni unità archivistica della sezione antica e moderna fino al 1900 è stato segnalato il numero delle carte o pagine. Nell'inventario a stampa la tipologia documentaria, se omogenea nell'intera serie archivistica, è stata specificata all'inizio della serie, prima dell'elenco delle singole unità. L'informazione sul tipo di documentazione (registro, busta, fascicolo) è comunque sempre presente nel campo "Segnatura". SEGNATURA: la segnatura è data dalla consistenza dell'unità (registro, fascicolo, busta o mazzo) e dal numero progressivo dell'unità all'interno della serie (dell'intero fondo archivistico nel caso degli archivi aggregati). Nella base dati prodotta si sono specificate le segnature originali e quelle assegnate dall'inventario Aramini.
Presso l'archivio storico comunale sono conservati i seguenti archivi aggregati: Governatore di Bertinoro, 1431-1797; Governatore di Bertinoro, 1820-1836); Giudice economico, 1812-1848; Giudice conciliatore, 1867-1976; Giudice di Meldola, 1801-1802; Quaranta Pacifici, 1579-1786; Divisione di Polizia di Civitella, 1800-1801; Divisione municipale di Polizia di Bertinoro, 1802-1809; Carcere, 1864-1892; Appodiato di Polenta, 1818-1859; Comunità di Collinello, 1678-1752; Comunità di Polenta, 1754-1782; Comune di Teodorano, 1735-1827; Segreteria comunale con funzioni di notaio, 1855-1889; Opera Pia Callegari, 1612; Beneficenza Barberini, 1695-1860; Ospedale civile "S. Antonio abate" (già Ospedale degli infermi), 1832-1975; Monte di Pietà, 1841-1941; Oratorio detto della Maestà in Polenta, 1858-1910; Congregazione di Carità, 1861 (con antecedenti del 1782)-1943; Beneficenza Fornasari, 1864-1927; Beneficenza Sanelli, 1864-1939; Compagnia del Santissimo Sacramento in S. Donato di Polenta, 1842-1898; Compagnia del Santissimo Sacramento e Rosario in S. Giuseppe della parrocchia di Polenta, 1884-1910; Asilo Infantile "Giuseppe Garibaldi", 1889-1979; Comitato di Beneficenza, 1899-1908; Beneficenza Grazioli, 1902 (con antecedenti del 1874)-1928; Compagnia del Suffragio in Bertinoro, 1905-1907; Ricovero di mendicità "Umberto I", 1908 (con antecedenti del 1848)-1975; Opera Nazionale Maternità e Infanzia (ONMI), 1935-1969; Ente Comunale di Assistenza (ECA), 1938-1980; United Nations Relief and Rehabilitation Administration (UNRRA), 1945-1948; Patronato Scolastico, 1947-1978; Abate Filippo Alticozzi, 1720-1721; Accademia dei Benigni, 1765; Società anonima cooperativa agricola di consumo, 1885-1927; Commissione di Ia Istanza per i tributi comunali, 1896-1973; Consorzio stradale Ceredi, 1907-1912; Istituto Autonomo Case Popolari, 1920-1927; Imposte di consumo, 1929-1973; Associazione della Colonna pro Bertinoro, 1950-1978.
storia archivistica L'Archivio storico del Comune di Bertinoro è allogato al piano terra dell'edificio che ospita la Biblioteca comunale in via Mainardi n. 2, in due locali intercomunicanti. La documentazione è conservata in armadi compatti su rotaie e in armadi e scaffali metallici. Precedentemente le carte erano conservate, in gran parte, nella torre del palazzo municipale, insieme all'archivio di deposito, in parte ammucchiate, in grave disordine, nel locale chiamato "sala del fuoco". Il trasferimento presso la Biblioteca comunale è avvenuto in due fasi: la prima ha riguardato lo spostamento della documentazione anteriore al 1900, negli anni 1996-1998, la seconda dal 1901 al 1960, nel giugno del 2001. Fin dal 1956 l'archivio è stato costantemente vigilato dalla Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna. Le visite sono documentate dalle diverse relazioni ispettive effettuate da funzionari della Soprintendenza archivistica o da direttori dell'Archivio di Stato di Forlì incaricati dalla stessa Soprintendenza (1) . Alla prima ispezione del dr. Gianfranco Orlandelli, 14-17 e 25-26 maggio 1956, seguirono le visite del dr. Giuseppe Rabotti del 15 giugno 1962 e 11-15 maggio 1965, del dr. Giordano Pedrazzini dell'11 novembre 1968, 9 novembre 1976, 13 novembre 1978. Con deliberazione del Consiglio comunale 6 marzo 1995, n. 14 è stata istituita la sezione separata d'archivio, con approvazione del Regolamento per la consultazione dell'archivio storico. L'archivio di Bertinoro è stato oggetto, nel corso degli anni, di censimenti e ricognizioni: una succinta rilevazione nel 1957; la ricognizione fatta nel 1968 dal dr. Giuseppe Rabotti, che censì i documenti per la redazione della scheda per la Guida degli archivi storici comunali emiliano-romagnoli, relativamente al Comune di Bertinoro (2) ; nel 1980 la ricerca "Indagine sugli archivi dei comuni dell'Emilia-Romagna", con informazioni rilevate dalla dr.ssa Nina Maria Liverani per conto della Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna e dell'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna; nel 1990 la rilevazione della dr.ssa Fiorenza Danti, direttrice dell'Archivio di Stato di Forlì, incaricata dal Ministero per i beni culturali; infine l'inserimento nella banca dati "Anagrafe informatizzata degli archivi italiani", nel 1991, con data entry della dr.ssa Nina Maria Liverani per conto della Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna (3) ; e da ultimo, nel 2004, la rilevazione archivi storici di ente locali e di interesse locale, promossa dall'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna, curata dalla dr.ssa Stefania Mazzotti, responsabile dell'archivio storico comunale di Bertinoro. E' per l'impegno congiunto dell'Amministrazione comunale di Bertinoro e dell'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna che è stato possibile riordinare, inventariare l'archivio storico. Il risultato è stato ottenuto in più fasi di intervento: 1. nel novembre del 1978, l'Amministrazione comunale di Bertinoro incaricò dei lavori di riordino ed inventariazione dell'archivio il maestro Alberto Aramini, che curò la redazione dell'inventario dell'archivio storico dal 1390 al 1900. La redazione dell'inventario Aramini si concluse nel 1980. 2. nel 1998 (deliberazione n. 324 del 14 dicembre 1998), sempre l'Amministrazione affidò un incarico per la ricognizione dell'archivio comunale: storico e di deposito e per la redazione degli elenchi di consistenza alla Cooperativa Archivisti Ricercatori di Bologna che si avvalse dell'opera delle archiviste Brunella Garavini e Nina Maria Liverani. La ricognizione del 1999 fu la base dell'elaborazione del progetto di costituzione della banca dati dell'intero archivio storico fino al 1960. 3. nel giugno 2003 è stato portato a termine, cura di Nina Maria Liverani, il lavoro di riordino, inventariazione degli archivi aggregati all'archivio storico comunale di Bertinoro non presenti nell'inventario Aramini. L'intervento è stato finanziato dall'Istituto per beni culturali della Regione Emilia-Romagna. L'inventario è stato successivamente inserito nella banca dati. Gli archivi aggregati in questione sono: Ospedale civile "S. Antonio abate" (già Ospedale degli infermi), 1832-1975; Monte di Pietà, 1841-1941; Oratorio detto della Maestà in Polenta, 1858-1910; Congregazione di Carità, 1861 (con antecedenti del 1782)-1943; Beneficenza Fornasari, 1864-1927; Beneficenza Sanelli, 1864-1939; Compagnia del Santissimo Sacramento in S. Donato di Polenta, 1842-1898; Compagnia del Santissimo Sacramento e Rosario in S. Giuseppe della parrocchia di Polenta, 1884-1910; Asilo Infantile "Giuseppe Garibaldi", 1889-1979; Comitato di Beneficenza, 1899-1908; Beneficenza Grazioli, 1902 (con antecedenti del 1874)-1928; Compagnia del Suffragio in Bertinoro, 1905-1907; Ricovero di mendicità "Umberto I", 1908 (con antecedenti del 1848)-1975; Opera Nazionale Maternità e Infanzia (ONMI), 1935-1969; Ente Comunale di Assistenza (ECA), 1938-1980; United Nations Relief and Rehabilitation Administration (UNRRA), 1945-1948; Patronato Scolastico, 1947-1978; Commissione di Ia Istanza per i tributi comunali, 1896-1973; Consorzio stradale Ceredi, 1907-1912; Istituto Autonomo Case Popolari, 1920-1927; Imposte di consumo, 1929-1973; Associazione della Colonna pro Bertinoro, 1950-1978. 4. Nel marzo 2004 l'Istituto per beni culturali della Regione Emilia-Romagna ha incaricato la Società Archimemo per un complesso intervento su tutto l'Archivio storico. Il progetto elaborato da Archimemo prevedeva sia il riordino e l'inventariazione delle carte non ordinate: l'archivio storico 1901-1960, sia la creazione di una banca dati complessiva contenente anche le informazioni presenti nell'inventario Aramini: l'archivio storico 1390-1900, in alcuni casi approfondite ulteriormente (le serie pergamene, lettere in arrivo e mappe, per l'archivio storico, sezione antica).
Nina Maria Liverani ha curato le introduzioni della Sezione antica e il riordino della serie delle mappe e del carteggio, nonché riordino, inventariazione e informatizzazione degli archivi aggregati non presenti nell'inventario Aramini. Simona Dall'Ara ha curato la serie delle Pergamene. Brunella Garavini ha curato la Sezione moderna (l'informatizzazione per la parte 1796-1900, il riordino e l'inventariazione della documentazione dal 1901 al 1960 e relativi indici). Matteo Marzocchi ha curato l'informatizzazione della Sezione Antica e degli archivi aggregati, di cui ha prodotto le introduzioni storiche, e riordinato la serie Carteggio per l'Archivio del Governatore (1431-1797). Gli indici sono a cura di Annalisa Massimi. Hanno collaborato al lavoro Barbara Menghi Sartorio e Gerardo Gentile (per la Sezione Antica), e Valentina Pollini e Clara Piovaccari (per la Sezione moderna).
codice interno: 030 - 001
informazioni redazionali
Inventario a cura di Archimemo, 2007 realizzato per Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna [L.R. 18/2000. Piano bibliotecario 2003. Intervento diretto] Importazione da Sesamo 4.1 Regesta.exe, 2008 Intervento redazionale IBC - Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna, 2008