Archivi ER - Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna

(1) E. Lodolini, L'archivio della S. Congregazione di Buon Governo (1592 - 1847), Roma , 1956, pp. xxxi. La tenuta dei "Libri delle sententie e sindacati" erano obbligatoriamente previsti dalla congregazinje del Buon Governo (idem, p. xlvi)

informazioni sul contesto di produzione
Entro dieci giorni dalla cessazione della carica tutti coloro che avevano fatto parte del Magistrato comunale (che si potrebbe definire più o meno corrispondente all'attuale Giunta) o avevano amministrato beni per conto della Comunità dovevano rendere i loro conti e sottoporsi al Sindacato, cioè al controllo dei sindacatori, all'inizio eletti dal Consiglio, poi dopo il 1681, estratti a sorte tra i cittadini, laici ed ecclesiastici, considerati più integri. La verifica non era solo contabile ma doveva accertare la retta amministrazione in genere e l'assenza in essa di azioni, omissioni o ritardi da cui fosse derivato un danno alla Comunità.
Una disposizione del 1630 prescrive la tenuta del "Libro delle sententie, e sindacati", nel quale si registrino "giorno, mese ed anno che li Massari piglieranno li giuramenti di bene amministrare..." e le "petizioni e amministrazioni e saldi di ciascuno e sentenze" (1).
Nel periodo del Regno d'Italia (1806 - 1807) il registro veniva usato per la registrazione della presa di servizio del medico condotto che, come i maestri e i bargelli, erano, durante lo Stato pontificio, forniti di "Patenti" per svolgere la loro attività

Note:
(1) Cfr. Elio Lodolini, L'archivio della S. Congregazione di Buon Governo (1592 - 1847), Roma, 1956, p. XLVI

stato di conservazione discreto



codice interno: 057 - 001.014