Bollettini, volantini, documentazione relativa al movimento socialista reggiano e al momento dell'unificazione di una parte di esso nel PCI. In particolare:
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- documentazione relativa al MARIS Movimento autonomo reggiano di iniziativa socialista - elenchi dei tesserati e registri di protocollo della corrispondenza del Partito socialista italiano di unità proletaria PSIUP precedenti il momento in cui il PSIUP confluì nel PCI (giugno 1972, dopo il IV congresso)
informazioni sul contesto di produzione "Partito socialista italiano di unità proletaria (PSIUP) Partito politico italiano, attivo dal 1964 al 1972. Espressione organizzata della sinistra socialista, il PSIUP nacque nel genn. 1964 a seguito della fuoriuscita dal Partito socialista italiano di una serie di dirigenti - L. Basso, V. Foa, F. Cacciatore e L. Libertini in primis - contrari all'alleanza del PSI con la Democrazia cristiana volta alla costituzione del governo di centrosinistra «organico», e favorevoli invece a una politica di «unità di classe» col Partito comunista. Segretario del partito fu eletto T. Vecchietti; giornale del partito era Mondo nuovo, cui si affiancava la rivista teorica Problemi del socialismo, diretta da Basso. Il PSIUP peraltro era diviso al suo interno tra un'ala legata alla tradizione del socialismo libertario di ascendenza luxemburghiana (Basso), settori di estrema sinistra molto critici anche rispetto al PCI (Libertini) e un'ala fortemente unitaria coi comunisti (Vecchietti, D. Valori). Partecipe delle lotte operaie e studentesche e delle mobilitazioni contro la guerra del Vietnam, nel 1968 il PSIUP concluse un accordo elettorale col PCI per liste unitarie al Senato, ottenendo alla Camera il 4,5% dei voti. Pochi mesi dopo, dinanzi all'intervento del Patto di Varsavia in Cecoslovacchia, il partito si divise al suo interno e assunse una posizione molto più incerta rispetto all'aperta condanna del PCI. L'unità d'azione con quest'ultimo e il crollo sotto il 2% alle elezioni del 1972 indussero il gruppo dirigente del PSIUP (Valori, Vecchietti, lo stesso Libertini) a proporre, al 2° Congresso (1972), la fusione col Partito comunista, ottenendo un'ampia maggioranza di consensi; una minoranza di sinistra, guidata da Foa e S. Miniati, decise invece di costituire il Nuovo PSIUP, di lì a poco tra i fondatori del Partito di unità proletaria (PDUP); infine, una minoranza riformista, guidata da G. Avolio e V. Gatto, rientrò nel PSI."
da Dizionario di Storia (2011) Treccani <a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/partito-socialista-italiano-di-unita-proletaria_%28Dizionario-di-Storia%29/ " target="_new">http://www.treccani.it/enciclopedia/partito-socialista-italiano-di-unita-proletaria_%28Dizionario-di-Storia%29/ </a>
MARIS - Movimento autonomo reggiano di iniziativa socialista Dalla bozza di statuto: "Art. 1 Si costituisce in Reggio Emilia un movimento, fondato sulla teoria del sociaslismo scientifico, arricchita dalle esperienze della lotta socialista, denominato Movimento autonomo reggiano di iniziativa socialista (M.A.R.I.S.). Nell'ambito della provincia si colloca nella tradizione socialista reggiana che in più di mezzo secolo di lotte ha consentito ai lavoratori di raggiungere mete avanzate di progresso sociale e civile. Esso è impegnato a continuare la battaglia per il socialismo, nella libertà e nella democrazia, e per la pace. Fedele ai principi dell'internazionalismo sollecita l'unità di tutti i lavoratori nella lotta contro l'imperialismo, il colonialismo e la politica di potenza condotta da qualsiasi stato. Ritiene che le controversie internazionali di qualsiasi tipo non giustifichino per la loro soluzione il ricorso alla forza. Il M.A.R.I.S. è autonomo dai partiti e si colloca nell'ambito della sinistra italiana. Esso opera, senza preclusioni, al fine di sollecitare più vaste intese fra le forze politiche della sinistra ponendosi come obiettivo quello della sinistra organica, di tutti i lavoratori. In campo regionale si collega con i movimenti che si propongono gli stessi fini e dà la propria adesione al Movimento Socialista Autonomo costituito su base nazionale." Nell'ambito del IV Convegno nazionale del Movimento dei socialisti autonomi (Roma, 9 marzo 1972) fu decisa la confluenza del Movimento nel Partito comunista italiano in occasione del suo XIII COngresso (Milano 13-17 marzo 1972).