Costituitosi nel 1935 a norma di disposizione del Comitato Centrale dell'ANMIG in sostituzione delle precedenti circoscrizioni regionali come organo con funzioni di coordinamento delle Sezioni a livello provinciale, esso contava un rappresentante per ogni Sezione (all'epoca: Modena, Carpi e Finale Emilia) e per ogni Sottosezione (all'epoca: Castelfranco Emilia, Concordia sulla Secchia, Mirandola, Montefiorino, Nonantola, Pavullo nel Frignano, San Felice sul Panaro, Sassuolo, Soliera e Vignola) ed era presieduto d'ufficio dal Presidente della Sezione della città capoluogo di provincia; conseguentemente il Comitato provinciale rimase attivo soltanto fino al 1946, quando fu riportato in vigore lo statuto democratico approvato nel 1920 prima della fascistizzazione dell'ANMIG.
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criteri di ordinamento Data la sistematica "impersonificazione" della presidenza del Comitato Provinciale Mutilati di Modena nella figura del Presidente della Sezione di Modena dell'ANMIG, coerente con la natura dirigistica data agli organi direttivi non elettivi dell'Associazione in epoca fascista, se ne ritiene opportuna la conservazione in questa sede, come ulteriore frutto dell'attività della Presidenza stessa.