La filza contiene 6 fascc. numm. 1-4, 8-9 e un fasc. non num. contenente 5 sottofascc. relativi agli altari.
espandichiudi
"N. 1 Capitoli tra il signor Tommaso Loraghi di Como abitante in Modena professore tagliapietra e la Confraternita di S. Pietro martire in occasione della fabbrica dell'altare maggiore di detta chiesa da farsi di marmo per soddisfare al legato di don Pietro Cozza, 1668 ottobre 6" "N. 2 Li fratelli signori Ercole e Giuseppe Gatti di Formigine cedono con certi patti un altare detto di S. Pietro apostolo posto nella chiesa della Confraternita alla Confraternita suddetta, 1744 novembre 20" "N. 3 Testamento del signor Cristoforo Borghi, 1665 novembre 16" "N. 4 Causa civile vertita tra la Confraternita di S. Pietro martire e la Congregazione di S. Carlo di Modena nanti monsignor vescovo Fogliani", 1699-1700 "N. 8 Memoriali diretti alla Confraternita e recapiti diversi non autentici relativi al legato della messa quotidiana Borghi che si celebra dal maestro di scuola pro tempore all'altare di S. Filippo Neri, quallora non vi siano sacerdoti della famiglia Borghi come da transazione fatta tra la Confraternita e la Congregazione di S. Carlo dei 13 aprile 1703", 1687-1811 "N. 9 Genealogia ed arbore della famiglia Borghi", post 1773 "Memorie relative alla formazione dell'altare del SS. Crocifisso di S. Pietro martire e balaustrata dell'altare maggiore il tutto di marmo", 1 fasc. non num. contenente: 1) "Memorie relative alla formazione dell'altare del SS. Crocefisso di S. Pietro martire e balaustrata dell'altar maggiore il tutto di marmo", 1733-1740, 1 fasc. che contiene anche 2) "Memorie relative all'altare di Santa Elisabetta di ragione del Benefizio Ferraresi e che dopo l'estinzione delle linee Macchioni e Ferraresi decade alla Confraternita di S. Pietro martire", 1691 3) Altare di San Pietro Martire, carteggio con Baldissera Garzotti, 1697-1705 4) Altare dei martiri San Giovanni Battista e San Curio, 2 ricevute di Giovanni Martino Baini, 1684 5) Altare Maggiore, balaustra, carteggio e contratto con Giovanni Antonio Oggnia, 1699
Mancano i docc.: "N. 5 altra cessione fatta di 100 scudi da S. Carlo di Modena alla Confraternita" "N. 6 decreto Tamburini" "N. 7 transazione tra S. Carlo e la Confraternita". Della controversia tra la Congregazione di S. Carlo e la Confraternita di S. Pietro martire se ne fa cenno nelle Visite pastorali conservate nella filza XLV.
note
Don Cristoforo Borghi, nativo di Formigine, arciprete di S. Felice lasciò nel suo testamento un legato a favore della Congregazione di S. Carlo e della Beata Vergine di Modena, di cui era congregato, affinchè fossero istituite 6 pubbliche letture nell'Università di Modena, o meglio, Studio Pubblico di S. Carlo, così come fu chiamato dal 1682 al 1772. Le letture dovevano essere di logica, fisica, teologia, instituta, medicina e legge. Morto il Borghi nel 1677, vanamente i suoi eredi tentarono di rendere nullo il testamento; l'anno seguente la Congregazione di S. Carlo entrò in possesso di parte dell'eredità e in quello stesso anno cominciarono le lezioni, anche se l'inaugurazione dello Studio ebbe luogo solo nel 1682 ed il privilegio di conferire lauree fu ottenuto nel 1683. Vedi Archivio storico della Fondazione Collegio S. Carlo di Modena, "Scritture e memorie per l'università", b. 2; "Filze A-U/5", b. 13