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  "Registro dei pegni" 12 febbraio 1837 - 03 maggio 1858
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unità archivistica
registro di cc. 58
Le carte, compilate fino alla n. 28, non sono numerate
sei in: Archivio della Congregazione di carità di Rolo 1808 - 1937 / Pegni 1837 - 1858

Il registro, impostato su due pagine a fronte, è organizzato in fincature in cui vengono riportati rispettivamente il numero progressivo della registrazione, la data del deposito del pegno, il cognome e nome del depositante, i pegni e loro qualità, il numero e la data del mandato di pagamento, il numero della bolletta del pegno, la somma elargita al depositante, la data della riscossione, la riscossione, il numero della bolletta di cassa, l'entità della somma restituita.
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La numerazione, da 1 a 183, è progressiva e continua fino alla fine del registro.
Si segnala che:
- all'interno del registro è presente un bollettario, intestato al "Monte di pietà di Rolo - eredità arciprete Menoni", che riporta l'intitolazione: "Ricevute dei pegni fatti dai comunisti di Rolo partendo dal 1837 in avanti coll'indicazione della somma sovvenuta", completo di tutte le bollette (nn. 1-183) emesse dal Monte dei pegni, dall'8 maggio 1837 al 10 gennaio 1854;
- a c. 1v. del registro e nel retro della copertina del bollettario è riportato un avviso dell'Istituto elemosiniere e Monte di pietà di Rolo, di cui si dà di seguito la completa trascrizione:
"Inerendo agli ordini impartiti dall'Imperiale regia delegazione provinciale [di Mantova] coll'ossequiata ordinanza 28 agosto 1836, n. 18560-1229 e successiva decisione partecipata colla pregiata Nota 27 gennaio prossimo passato, n. 247 dell'Imperale regio commissario distrettuale [di Gonzaga], vengono avvertiti i comunisti che quest'amministrazione va tosto a riattivare il Monte dei pegni, che fino nel 1807 era stato sospeso, e la sostanza relativa lasciata dal fu arciprete Francesco Menoni veniva ora convertita in elemosine.
In base pertanto dei capitoli 8 novembre 1755 gli infrascritti si troveranno nell'ufficio di quest'Istituto nel martedì e sabbato di ogni settimana, dalle 9 antimeridiane alle 12 meridiane a comodo di chi abbisogna, sia per consegnare ai poveri di questo comune frumento, colle debite cauzioni, che per accettare pegni, il valore de' quali saranno considerati un terzo di meno. La sovvenzione è onninamente gratis.
Non si riceveranno a titolo di pegno biade, vino, armi, seta cruda, panni di lana, roba sospetta di furto, nè roba di chiesa.
I debitori dovranno entro un anno redimere i loro pegni e mancando verranno venduti a pubblico incanto, giusta le norme del suddetto capitolato.
Dall'ufficio dell'Istituto elemosiniere e Monte di Pietà.
Rolo, 12 febbraio 1837 [...]";
- a c. 2r. del registro è riportato il "Prospetto dimostrante l'attività e passività lasciata dal fu arciprete Francesco Menoni con suo testamento 20 agosto 1734, morto li 9 settembre [di] detto anno, al Monte di Rolo, onde formare pegni ed acquistare frumento da somministrarsi ai poveri di Rolo e da restituirsi senza aumento. Da osservarsi in merito i capitoli 8 novembre 1755 a termini dell'ordinanza 28 agosto 1836, n. 18560/1229 dell'Imperiale regia delegazione provinciale". Tale prospetto è riportato anche su una carta sciolta presente nel registro;
- a c. 2v. si legge: "Registro dei pegni fatti nel Monte di pietà di Rolo riprestinato dietro ordine dell'Imperiale regia delegazione provinciale di Mantova con ordinanza 28 agosto 1836 n. 18560/1227 [sic] che era stato tenuto in sospeso sino dall'anno 1807 ed in relazione alla disposizione testamentaria fu arciprete Francesco Menoni 12 [sic] agosto 1734 che istitì il Monte de' pegni; da osservarsi i capitoli 8 novembre 1755".

SEGNATURE
segnatura attuale: busta 31, registro 1
segnatura precedente: 14
numero di ordinamento definitivo: 01
codice interno: 0151 - 001.008.001