Testamenti, copie ed estratti di testamenti fondativi del patrimonio delle opere pie di Cotignola, amministrate dalla Congregazione di carità, e documenti e corrispondenza della Congregazione di carità relativi all'accettazione di legati, fra cui un fascicolo relativo al Beneficio di S. Giuseppe.
espandichiudi
Si segnala che nel fascicolo dell'opere pia Biondi, pur essendo indicato sulla camicia del fascicolo che trattasi di "testamento", si conserva l'atto pubblico fondativo dell'opera pia.
criteri di ordinamento I documenti sono ordinati in fascicoli, in maggior parte originali, ciascuno relativo a un'opera pia. In sede di riordino sono state trovate, all'interno di alcuni fascicoli, le camicie originali con l'elenco delle carte che vi erano state raccolte. Grazie a queste camicie si è riusciti a ricostruire quasi completamente la fascicolazione originale, in parte diversa da quella che era stata trovata e che era stata descritta nell'elenco di consistenza del 1988-1989. I fascicoli dell'opera pia Biondi e del Beneficio di S. Giuseppe sono stati reperiti nella serie Statuti e regolamenti.
storia archivistica Si rileva che alcuni atti e lettere riportano un numero di repertorio e/o di protocollo e una classifica, che testimoniano che questi documenti dovevano far originariamente parte delle serie Repertorio legale o Carteggio. E' presumibile che qualcuno avesse estrapolato questa documentazione da quelle serie per costituire la serie dei testamenti, sia per l'importanza di questi atti, fondativi delle opere pie, sia per la necessità di poterli reperire più facilmente. E' presumibile che questo intervento fosse stato messo in atto in concomitanza con la concentrazione delle opere pie di Cotignola nella Congregazione di carità nel 1860-1862, per la volontà di chiarire la storia e il fondamento patrimoniale di ogni opera pia, anni in cui fu stilata anche la "Relazione circostanziata sulle origini e sull'oggetto dell'istituzione di ciascuna opera pia amministrata dalla Congregazione di carità di Cotignola, e sul modo col quale vi si provvede, e sulla presente sua condizione" [1860-1862] (cfr. Statuti e regolamenti, fasc. Congregazione di carità, b. 203). La documentazione fu poi ordinata dopo il 1890 e le riforme messe in atto successivamente alla legge sulle istituzioni di assistenza e beneficenza del 17 luglio, quando fu necessario riscrivere statuti e regolamenti delle opere pie. Il condizionamento dei fascicoli e sottofascicoli della serie testimonia questi due interventi: le camicie in carta bianca di alcuni sottofascicoli sono simili ad altre utilizzate per fascicolare parte del carteggio della seconda metà del XIX secolo; mentre le camicie azzurre dei fascicoli, che indicano l'opera pia a cui si riferiscono i testamenti, sono attribuibili agli ultimi anni del XIX secolo. La documentazione è raccolta in una busta numerata n. 296, in seguito all'intervento di riordino del secondo dopoguerra, a cui Zaparoli attribuì anche la numerazione n. 1 nel 1988.