L'Archivio Storico del Comune di Castellarano conserva i documenti prodotti dall'amministrazione dal XVI secolo agli anni Settanta del Novecento.
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Nonostante alcune lacune dovute ad un incendio nel 1944, la sua complessa articolazione in serie permette di ricostruire in modo completo la struttura e l'attività politico-amministrativa di 400 anni di storia nelle forme che il Comune assunse nei diversi contesti storici, dall'età moderna al secondo dopoguerra. Nell'archivio sono conservati i documenti deliberativi (verbali delle delibere di Consiglio e di Giunta), i documenti riassuntivi (come i bilanci, i verbali di chiusura dell'esercizio finanziario, gli inventari), quelli certificativi (i registri di stato civile, le liste di leva, quelle elettorali, i ruoli delle imposte) ed infine quelli giustificativi (come i mandati di pagamento). La corposa serie del carteggio costituisce la testimonianza della fitta rete di rapporti che il Comune ha sempre intrattenuto con i cittadini e con le altre istituzioni sia pubbliche che private, non solo all'interno del territorio di competenza comunale, ma anche in quello di altre realtà politiche. Accanto a tali serie ne esistono altre, seppur lacunose, a testimonianza di un'intensa attività comunale legata alla gestione del territorio, dell'economia, dell'assistenza e della riscossione tributaria.
criteri di ordinamento Con il presente intervento si è proceduto ad integrare, aggiornare e rivedere l'organizzazione data alle carte nel precedente lavoro di riordino ed inventariazione, risalente al 2002, estendendo il termine cronologico dell'archivio storico dal 1958 all'anno 1970. Allo scopo di includere tutta la documentazione, anche storica, eventualmente non trattata nei precedenti lavori e di raggiungere il limite dell'ultimo quarantennio, quale spartiacque fra l'archivio storico e di deposito, è stata effettuata una ricognizione documentaria sia presso gli uffici comunali, sia nello scantinato dell'edificio in cui ha sede l'archivio, scantinato in cui si era andata accumulando documentazione anche negli anni successivi all'epoca dell'ultimo riordino. Si precisa che, nonostante le ricerche accurate svolte anche con la collaborazione del personale comunale, alcune serie rimangono tuttora incomplete perchè non è stato possibile reperire il materiale fino all'anno 1970. La descrizione inventariale si è attenuta ai requisiti tecnici richiesti per il presente intervento, aderendo ai principi e alle buone pratiche della tradizione archivistica italiana e alle indicazioni fornite dagli standard internazionali per la descrizione archivistica ISAD (G) e ISAAR (CPF). Sulla base dei suddetti criteri, le unità di descrizione corrispondono di norma al fascicolo o al registro, salvo casi particolari, opportunamente segnalati, in cui si è scelta come unità di descrizione l'unità di conservazione.
storia archivistica Due sono gli interventi di riordino ed inventariazione dell'archivio storico comunale di Castellarano, precedenti a quello attuale. Nel 1970 si colloca il primo intervento, il cui autore rimane a tutt'oggi sconosciuto, a seguito del quale viene redatto un elenco di consistenza dattiloscritto, con indicazione sommaria delle tipologie documentarie, degli estremi cronologici e della consistenza di parte della documentazione comunale storica (fino al 1964) e di deposito. L'intervento successivo risale al 1998, quando alla cooperativa C.S.R. di Modena fu affidato da IBC l'incarico di ricognizione, selezione, riordino, inventariazione dell'archivio storico del comune fino al 1957 e di una parte degli archivi aggregati. Nell'aprile di quell'anno, al termine della prima fase dei lavori di individuazione e separazione del materiale documentario da assegnarsi alla Sezione storica da quello pertinente all'Archivio di deposito, avvenne il trasferimento della documentazione storica (fino al 1957) nei locali appositamente predisposti presso il centro civico in via Roma 56 per ospitare, oltre all'archivio, anche la biblioteca comunale. In precedenza la documentazione era conservata per la maggior parte nel sottotetto del palazzo comunale, fatta eccezione per le poche buste e i registri più antichi, collocati in armadi chiusi presso gli uffici amministrativi al piano nobile del Municipio. A seguito del trasloco in locali idonei alla conservazione è stato possibile effettuare le operazioni di riordino necessarie per la ricomposizione del patrimonio documentario nelle sue articolazioni. A questo intervento ha fatto seguito, nel settembre del 1998, un'ulteriore valorizzazione dell'Archivio Storico con l'allestimento della mostra documentaria "I documenti antichi del territorio di Castellarano dal XVI secolo alla Restaurazione" (12 settembre - 11 ottobre), a cura di Chiara e Maria Mussini, per la cooperativa C.S.R. di Modena. Le notizie più antiche sull'Archivio comunale risalgono al 1809, anno in cui si colloca una mappa che situa l'archivio presso il "Pretorio", edificio di proprietà comunale sito nel Borgo vicino al Castello, sede delle carceri (ASCCastellarano, Atti per la disposizione del patrimonio, Piante di beni comunali, 1809 - 1863). Nel palazzo del "Pretorio", presumibilmente, dovevano esservi conservati gli atti acquisiti dalla Comunità e le minute di quelli spediti nell'ambito dei rapporti con la capitale del marchesato (San Martino) e con quella del ducato (Modena), con i privati cittadini e con le altre Comunità. Una parte di questa antica documentazione, gli "Atti civili e criminali" dal 1440 al 1593, si trovano oggi all'Archivio di Stato di Reggio Emilia: le carte erano infatti inserite tra i lasciti della famiglia Toschi al Monte di Pietà. (cfr. Chiara Mussini, Maria Mussini per CSR - Centro studi e ricerche di Modena, Archivio storico del Monte di Pietà di Reggio Emilia, 2001. Inventario [Dattiloscritto, voll. 2, pp. 586, 586]). Fino al 1944 non si hanno ulteriori notizie: in quell'anno, durante l'incursione per rappresaglia delle truppe tedesche, il 20 luglio veniva incendiato il Municipio dove erano conservati tutti i documenti dell'Amministrazione, incluso l'Archivio Storico. In quell'occasione andò distrutta la maggior parte del patrimonio documentario del Comune, come si evince da una certificazione del Sindaco del 13 dicembre del 1955, conservata nella serie del Carteggio amministrativo dell'Archivio Storico Comunale. Dal Secondo Dopoguerra l'Archivio fu collocato presso la nuova sede del Municipio e qui rimase, come già detto, fino al 1998.
strumenti di ricerca - "Inventario degli atti di archivio del comune di Castellarano riguardanti la sezione separata", dattiloscritto, s.d., [1970], autore non identificato; - Archivi storici in Emilia - Romagna, Guida generale degli archivi storici comunali, a cura di Giuseppe Rabotti, Bologna, Analisi, 1991, voce relativa al comune di Castellarano (http://ibc.xdams.net/media/IBC/IBCCMSPortale/simpleUpload/IBC/000/000/107/IBC.000.000107.0002.pdf); - Chiara Mussini, Maria Mussini (CSR - Centro studi e ricerche, MO), Archivio storico Comune di Castellarano, 2002. Inventario [Dattiloscritto, pp. 424 (anche in versione CD formato htm)]. - Chiara Mussini, Maria Mussini (CSR - Centro studi e ricerche, MO), Archivi aggregati all'archivio storico del Comune di Castellarano, 2002. Inventario [Dattiloscritto, pp. 138 (anche in versione CD formato htm)].
unità di descrizione collegate Si segnala che 26 buste di Atti e registri civili, criminali e di danni dati della Curia di Castellarano, 1440 - 1593, sono conservate in: ASRE, Monte di pietà di Reggio Emilia, Archivi aggregati, Carte della famiglia Toschi pervenute al Monte per eredità, 1383 - 1786, bb. 58-83. (http://www.archiviodistatoreggioemilia.beniculturali.it/index.php?it/103/fondi-archivistici)
bibliografia G.Tiraboschi, Dizionario topografico storico degli Stati estensi, Modena, 1825 Vol. II E. Ravazzini, La rocca di Castellarano, Modena, 1890 M. Schenetti, Castellarano, da rifugio di aborigeni a centro industriale, Castellarano, 1976
codice interno: 0261 - 001
informazioni redazionali
Revisione e integrazione dell'inventario Archivio del Comune di Castellarano (1547-1957) e archivi aggregati (a cura di Chiara Mussini e Maria Mussini - CSR, realizzato per IBC, 2002) a cura di Margherita Beggi, Sabina Falcinelli, Chiara Pulini (CSR / Voli Group), 2013
realizzato per Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna [L.R. 18/2000. Piano bibliotecario 2008. Intervento diretto]
Intervento redazionale IBC - Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna, 2013
Si ringrazia Enrico Angiolini per la consulenza fornita