Cataloghi delle raccolte in fascicoli e in schedine conservate entro cassette di legno.
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criteri di ordinamento La serie è stata organizzata presentando prima la descrizione dei fascicoli (i nn. 1 e 2 descrivono i cataloghi dei libri della biblioteca del museo, costituiti da un registro che elenca il patrimonio librario e dalla corrispettiva guida topografica organizzata per collocazione) e in seguito la descrizione delle schedine conservate in cassette.
storia archivistica Delle raccolte che hanno costituito il patrimonio del Museo del Risorgimento di Modena esistono diverse catalogazioni realizzate a più riprese dalla fondazione ed in parte incrementate fino agli anni dell'ultima direzione. Queste catalogazioni, che censiscono il materiale, sono state realizzate sia sotto forma di fascicoli, sia sotto forma di schedine conservate entro cassette di legno. I fascicoli dei cataloghi, che enumerano i materiali delle raccolte, sono identificati da lettere alfabetiche dalla A alla F. Tranne uno, presentano in apertura, o in fine, un indice analitico per "materie" indicative della tipologia (da es. oggetti, libri, documenti, etc.) secondo il seguente schema: - armi; - autografi; - bandiere, coccarde; - biografie, necrologie; - brevetti, diplomi passaporti; - bollettini, notizie; - busti, medaglioni, statue; - carte intestate, buste trasparenti; - carte militari, topografiche; - discorsi, polemiche ecc.; - documenti governativi ecc.; - documenti storici e biografici; - figurini militari, costumi; - giornali; - incisioni, litografie, disegni; - libri, opuscoli; - medaglie, decorazioni; - monete; - musica; - poesie, epigrafi; - ricordi; - ritratti; - sentenze; - timbri, suggelli, punzoni; - uniformi. Questi cataloghi (nn. 3-11) vennero verosimilmente curati da Emilio Iacoli che si occupò del riordino delle raccolte. Per la maggior parte non presentano la data di compilazione, tranne che per i nn. 10 e 11, identificati dalle lettere F e G, che furono redatti tra il 1906 e il 1923. I cataloghi elencano i "documenti e ricordi storici del museo civico di Modena", ovvero le collezioni del museo. I signoli "pezzi" della collezione sono numerati all'interno di ciascun catalogo secondo la seguente organizzazione: - i fascicoli nn. 3-4-5 presentano una numerazione che ricomincia da 1 per ciascun catalogo; - i fascicoli nn. 6-7-8-9 presentano una numerazione progressiva da 1a 4459; - i fascicoli nn. 10-11presentano una numerazione da 1 a 3566. Le schedine cartacee riportano: la denominazione che identifica il pezzo, la sua definizione (oggetto, libro, opuscolo, documento, lettera, ritaglio di giornale, manifesto, etc.), una breve descrizione e la segnatura. Le schedine sono organizzate in ordine alfabetico all'interno delle sezioni ("materie") entro cui è stato classificato il documento (inteso come "pezzo" della collezione). Un numero apposto con un timbro di colore blu indica la segnatura (qualora il documento catalogato sia costituito da un fascicolo o da più fogli è stata indicata la quantità delle carte che lo compongono con la dicitura, ad esempio, "doc. 3"). Tale segnatura è apposta anche sui documenti conservati nelle buste. I primi 2 schedari, per autori e per materie, furono compilati da Luigi Picaglia, mentre i restanti furono redatti da Emilio Iacoli e, in misura minore dai successivi direttori del museo. Un confronto tra le segnature presenti sulle schedine, sui fascicoli dei cataloghi e sui documenti permette di effettuare riscontri e di identificare e descrivere i documenti della raccolta. Questa operazione potrà essere infatti utile ad un successivo intervento di riordino delle collezioni, utilizzando e confrontando le descrizioni dei materiali, permettendo di effettuare riscontri e di segnalare eventuali mancanze o manomissioni. Tale verifica potrà costituire un'operazione preliminare alla descrizione e catalogazione dei singoli documenti conservati che costituiscono una parte di non poca importanza delle collezioni e del patrimonio del museo.