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Archivio del Giudice di pace di Conselice 1797 - 1798
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fondo
registro 1, fascicolo 1

L'archivio conserva il repertorio degli atti dibattuti davanti al Giudice di pace di Conselice nel 1797 e le lettere a lui indirizzate fra il 1797 e 1798
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informazioni sul contesto di produzione
Il Giudice di pace, esistente in Francia uno per cantone, già dal 1790, fu introdotto anche in Italia da Napoleone appunto sull'esempio francese.
Secondo gli artt. 27 e 212 della costituzione della Repubblica cisalpina pubblicata l'8 luglio 1797, il giudice di pace era eletto direttamente dai comizi popolari ed era assistito da quattro assessori nominati per un biennio e rieleggibili.
Il giudice di pace esercitava la funzione di giudicare reati minori (detti di terza classe) e contravvenzioni. Il suo funzionamento fu regolamentato dalle leggi organiche giudiziarie dell'ottobre 1797. I circondari dei giudici di pace stabiliti con varie leggi nel luglio 1798 mutarono dopo la riforma dei dipartimenti del 5 settembre successivo: la legge 23 vendemmiale a. VII/14 ott. 1798 fissò la residenza dei giudici di pace, con alcune eccezioni nel capoluogo del distretto.
Durante la restaurazione austro-russa (1799 - 1800) i giudici di pace vennero soppressi, per essere ripristinati con la costituzione della seconda Repubblica cisalpina (settembre 1800).
In base alla costituzione della Repubblica italiana del 1802 e alla legge organica del 22 luglio 1802 in ogni comune della Repubblica venne istituito l'ufficio del conciliatore, che nei comuni maggiori poteva avere più di un giudice.
Con la riforma del 13 giugno 1806, le competenze dei conciliatori passarono nuovamente ai giudici di pace, che riacquistarono le competenze in materia penale: come giudici di polizia giudicavano le trasgressioni punibili con la detenzione fino a 10 giorni o con multa fino a lire 50. Ai giudici di pace nel 1807 vennero attribuite anche le cause in materia commerciale, con sentenza inappellabile al tribunale di prima istanza nelle cause sino a 600 lire.
Per quel che riguarda la Municipalità di Conselice, la documentazione in nostro possesso, testimonia l'attività di questa figura solo tra il 1797 ed il 1798.

storia archivistica
Non avendo notizie precise della storia archivistica di questo Archivio, possiamo soltanto riferire che ha seguito nel tempo le vicende dell'Archivio Comunale di Conselice.
Il 20 aprile 2004 la Soprintendenza archivistica per l'Emilia Romagna autorizzava il trasferimento dell'Archivio storico dal terzo piano dello stabile comunale al fabbricato vicino al Palazzo comunale, inaugurato nel 2001.
Successivamente, la documentazione comunale fino al 1897 e con essa quella degli archivi aggregati venivano trasferiti presso i locali restaurati.
Sempre nel 2004, venivano redatti un Elenco di consistenza e un Elenco topografico dell'Archivio comunale, aggiornati successivamente nel 2009.
La documentazione dell'Archivio Comunale è stato più volte oggetto di scarti, dai quali è sempre stata esclusa quella appartenente all'archivio del Giudice di pace


codice interno: 330 - 001

informazioni redazionali
Inventario a cura di
Valentina Andreotti, Anna Casotto (Le pagine), 2015

realizzato per
Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna
[L.R. 18/2000. Piani bibliotecari 2008-2009-2010. Intervento diretto]

Intervento redazionale a cura di
IBC - Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna, 2015