La serie del carteggio classificato è purtroppo lacunosa per gli anni 1932-1937.
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Essa comprende i fascicoli degli atti amministrativi ossia la documentazione relativa ai diversi affari riguardanti la vita dell'istituto, la sua conduzione ed amministrazione, il trattamento del personale e degli ospiti. Particolarmente consistenti sono le carte relative alla gestione del ricco patrimonio immobiliare (terre e case) lasciato in eredità dall'ing. Stradi, patrimonio che fu in parte utilizzato per l'erezione stessa della casa di riposo e in parte per il suo mantenimento. Gli estremi cronologici iniziali della documentazione precedono di cinque anni l'apertura dell'ospizio, che avvenne nel 1928, anno in cui fu inaugurato l'edificio che tutt'ora lo ospita: le carte comprese fra il 1923 ed il 1928 riguardano tutta la fase di presa di possesso dei beni facenti parte del lascito, la progettazione dell'istituto benefico, l'assegnazione dei lavori di edificazione e la loro realizzazione, la futura organizzazione del servizio di ospitalità e cura.
Per gli anni 1928-1930 è presente anche documentazione inerente il reparto di ospedale realizzato in alcuni locali adiacenti a quelli destinati ad ospizio e la cui attività si protrasse soltanto per un anno e mezzo poiché esso costituiva "un forte passività pel Comune (circa £ 60000), stante le gravose spese occorse pel suo funzionamento".
Di grande interesse, per una storia dell'assistenza a Maranello, risultano i fascicoli relativi al periodo bellico, attraverso i quali è dato di conoscere l'impatto della guerra sull'istituto e le difficoltà affrontate per rispondere alle necessità degli ospiti: sono presenti infatti, a titolo di esempio, le numerose richieste di prelevamento di generi di abbigliamento per i ricoverati e di filati per il loro confezionamento (a cui provvedevano le suore addette alla convivenza); le prenotazioni di patate da semina per l'orto di guerra ("gli orti di guerra di questa Amministrazione [ ] della complessiva estensione d mq 5600, sono situati nella piazza Roma, nel parco comunale e nelle zone esistenti intorno al palazzo comunale ed all'Ospizio Stradi"); le lettere con le quali si nega l'ospitalità ad alcuni richiedenti poiché sono state chiuse alcune stanze ed allestite delle "camerate con stufe per riunirvi i ricoverati nei periodi in cui, pur facendo freddo, non è consentita l'accensione del termosifone".
Infine, tutta la documentazione dell'immediato dopoguerra permette di delineare il profilo della ricostruzione post-bellica agevolata dagli aiuti elargiti dall'Amministrazione Aiuti Internazionali (lana, coperte e indumenti), dal Comitato Provinciale UNRRA (lenzuola) e dall'Ente Nazionale per la Distribuzione dei Soccorsi in Italia (generi alimentari).
criteri di ordinamento La documentazione descritta in questa serie del carteggio è stata rinvenuta ordinata cronologicamente e secondo la sequenza delle categorie in cui sono articolati i due titolari di classificazione adottati dal Comune di Maranello che dal 1923 al 1952 ha amministrato l'ospizio, dapprima direttamente (1923-1935) poi attraverso un Commissario Prefettizio (1936-1952). La documentazione dal 1923 al 1931 è stata classificata secondo le categorie del titolario Astengo, lo stesso adottato dall'amministrazione comunale per i propri fascicoli; le categorie utilizzate sono però soltanto due, ossia la seconda "Opere Pie e beneficenza" e la quinta "Finanza". Dal 1938 al 1952 viene fatto ricorso invece ad un titolario diverso, strutturato in 10 categorie, due delle quali (la n. 8 e la n. 9) non compaiono mai.