Leggi, regolamenti, atti e recapiti e loro protocolli, documenti contabili e di "coscrizione" militare relativi all'attività del comune di "Mortizzuolo con Gavello e San Martino in Spino" dalla sua creazione, con la legge 23 maggio 1801 della seconda Repubblica Cisalpina, fino alla sua soppressione ratificata con decreto ducale 12 gennaio 1815.
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criteri di ordinamento Oltre ai registri, conservati per lo più in forma sciolta, la documentazione è stata rinvenuta condizionata in filze, talvolta di recupero, talvolta predisposte in occasione dell'intervento degli archivisti Gaddi e Ceretti. Nelle operazioni di riordino ed inventariazione dell'archivio si è scelto di considerare la filza come unità minima di descrizione, esplicitandone il contenuto nell'apposito campo e consolidando così il criterio di aggregazione delle carte dell'ordinamento ottocentesco che aveva in parte acquisito quello originario. Si sono invece operati diversi spostamenti di unità che nell'inventario ottocentesco si susseguivano sulla base della mera appartenenza al periodo cronologico corrispondente all'"epoca" storica entro la quale erano state collocate. Tali unità sono state riaggregate in serie omogenee che danno ragione delle attività degli enti descritti. All'interno di ciascuna unità il materiale documentario è stato riordinato sulla base della tipologia e in ordine cronologico. Sono state inoltre analizzate e ricondotte, dove possibile, alle serie di appartenenza, le documentazioni indicate come "miscellanee" nell'inventario ottocentesco e quelle rimaste fuori da quell'intervento e censite nelle ricognizioni effettuate a partire dagli anni Novanta del secolo XX. In ogni caso si sono costantemente segnalate le provenienze dei documenti fornendo il riferimento all'inventario di Gaddi e Ceretti, per lungo tempo unico strumento di corredo per la consultazione dell'archivio mirandolese. Per ogni unità descritta è stata infatti sempre riportata la segnatura precedente dando il riferimento all'epoca e al numero del pezzo.
storia archivistica La documentazione afferente alla municipalità di Mortizzuolo, rilevata nel corso della ricognizione effettuata sull'archivio mirandolese nei primi anni Novanta del Novecento (cfr. Schedatura preliminare, 1994 a cura di Federica Collorafi), si trovava elencata, in ordine sparso, nell'Inventario generale dell'archivio comunale di deposito, redatto nel 1869 da Andrea Gaddi e Giuseppe Ceretti entro la cosiddetta "Epoca IV. Primo Regno d'Italia. Atti e recapiti dal 1800 al 1813 caduta dell'impero francese e ristorazione degli antichi governi". Il lavoro allora eseguito ha permesso di ricongiungere il complesso della documentazione prodotta dal comune di Mortizzuolo, in seguito alla sua formazione, con la legge 23 maggio 1801 della seconda Repubblica cisalpina e ratificata con decreto 8 giugno 1805, n. 46 riguardante la nuova distrettuazione di tutti i dipartimenti del Regno d'Italia, che risultava separata in diverse parti ed affiancata ad altra di diversa natura e provenienza. In seguito alla soppressione della municipalità di terza classe di Mortizzuolo con il decreto ducale 12 gennaio 1815 e alla sua riduzione a frazione di Mirandola, l'archivio passò al comune di Mirandola dove fu oggetto del massiccio intervento di ordinamento e sistemazione dei fondi archivistici mirandolesi effettuato nel 1869. In questa occasione infatti si operò, dividendo in fasi ("epoche") cronologiche successive tutta la documentazione a disposizione, anche se di diversa provenienza o afferente e enti produttori e uffici distinti tra loro. Tale scomposizione subì anche l'archivio della municipalità di Mortizzuolo che operò dal 1803 al 1814. Non rispettando l'ordinamento originario preesistente, i due archivisti condizionarono il materiale secondo un criterio empirico che combinava la successione cronologica ad un carattere estrinseco come la tipologia del documento. Vennero quindi create sei "epoche" Epoca I: ante 1738; Epoca II: 1738-1799; Epoca III: 1800-1813; Epoca: IV: 1814-1848; Epoca V: 1849-1859; Epoca VI: 1860-1869 - rigidamente chiuse in sé stesse, e contenenti spezzoni, non sempre ben identificabili, di quelle serie che rispecchiavano le funzioni, le strutture organizzative e le procedure amministrative emanate dalla comunità di Mirandola nel governo del territorio. Per ogni "epoca" si provvide materialmente a separare i registri e i volumi da filze, mazzi e buste in modo talvolta casuale, senza riferimenti alla disposizione originaria dei pezzi, di cui è ragionevole ipotizzare che alla metà del secolo XIX rimanessero tracce, se non evidenti, almeno facilmente intuibili. Un primo intervento sul complesso documentario della comunità venne infatti realizzato dal secondo computista del comune, Mariano Montanari tra il 1788 e il 1793. Tale intervento si era però limitato alla redazione di tre repertori degli atti partecipati alle sessioni e consigli della comunità, escludendo la documentazione prodotta dalle congregazioni o deputazioni comunitative (cfr. Archivio storico comunale di Mirandola. Inventario (1566-1958). Prima parte, Edizioni Mirandolesi, 2004). Dopo il 1815 la documentazione afferente Mortizzuolo si trova archiviata secondo le prassi adottate dal comune di Mirandola, del quale Mortizzuolo è tuttora frazione. In antico regime Mortizzuolo faceva parte del territorio del feudo di San Martino in Spino, infeudato alla famiglia Menafoglio. All'interno dell'archivio della comunità feudale di San Martino in Spino si trova documentazione, resoconti contabili, stati delle anime, per la località di Mortizzuolo. La documentazione prodotta dalla municipalità è stata rinvenuta nell'epoca III e, in piccola misura nell'epoca IV. Tali riferimenti sono stati costantemente segnalati nella redazione dell'inventario.
unità di descrizione collegate Documentazione relativa a Mortizzuolo si trova nell'Archivio di San Martino Spino, descritto in Federica Collorafi, Feudo e comunità di San Martino Spino (1739-1814), inventario, 2001.
bibliografia Ludovico Ricci, Corografia dei territori di Modena, Reggio e degli altri stati già appartenenti alla casa d'Este, Modena, Soliani, 1788 Girolamo Tiraboschi, Dizionario topografico storico degli stati estensi, Modena, 1824-1825 M. Sabbatini, Dizionario corografico dello stato di Modena, Milano, Civelli, 1854
Cronaca della Mirandola, dei figli di Manfredo e della Corte di Quarantola scritta da Ingrano Bratti, continuata da Battista Papazzoni, in «Memorie storiche della città e dell'antico ducato della Mirandola, vol. I», a cura di Felice Ceretti, Mirandola, 1872, p. 25 Papotti Filippo Ignazio, Annali o memorie storiche della Mirandola Annali o memorie storiche della Mirandola, in «Memorie storiche della città e dell'antico ducato della Mirandola, voll. II-IV», a cura di Felice Ceretti, Mirandola, 1876-1877, II, p. 60 Statuti della terra del comune della Mirandola e della Corte di Quarantola riformati nel MCCCLXXXVI voltati dal latino nell'italiana favella, a cura di Francesco Molinari, Mirandola, 1988, pp. 201-206 Federica Collorafi, Feudo e comunità di San Martino Spino (1739-1814), inventario, 2001 http://www.comune.mirandola.mo.it/comune/settori-e-servizi/cultura-istruzione-e-sport/servizio-biblioteca-ed-archivio/archivio-di-deposito/archivio-della-comunita-e-feudi-di-san-martino-spino-roncole-e-san-possidonio-1667-1814/feudo-e-comunita-di-san-martino-spino Federica Collorafi, Chiara Pulini, Lidia Venturini, Archivio storico comunale di Mirandola, Inventario (1566-1958), Mantova, 2004 Ecclesia de Mortizolo. Una parrocchia rurale e il suo territorio. Atti della giornata di studio, a cura di B. Andreolli, M. Calzolari, Mirandola, Gruppo studi Bassa modenese, 2009
codice interno: 355 - 001
informazioni redazionali
Inventario a cura di Ingrid Carnevali, Federica Collorafi (CSR / Voli Group), 2014
realizzato per Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna [L.R. 18/2000. Piano bibliotecario 2006. Intervento diretto]
Intervento redazionale IBC - Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna, 2014