La serie, costituita dai registri di protocollo dell'amministrazione comunale di Castelvetro Piacentino, copre l'arco temporale dal 1944 al 1970; ne fa parte anche un unico registro ottocentesco che copre il secondo semestre del 1831: la serie è quindi lacunosa per tutto il XIX secolo e per il primo quarantennio del Novecento.
espandichiudi
I registri riportano con regolarità i seguenti dati: numero d'ordine, data di arrivo o registrazione, data del documento, emittente/provenienza o destinatario, oggetto, determinazione adottate, numeri di protocollo antecedenti e susseguenti, annotazioni per l'archiviazione. Le registrazioni si distribuiscono tradizionalmente su due pagine: quella a sinistra è riservata alla documentazione in arrivo, quella a destra alla documentazione in partenza o spedita. Annualmente sono sempre presenti due registri che coprono il primo ed il secondo semestre dell'anno amministrativo; fanno eccezione il 1946 e il 1947 anni per i quali sono presenti quattro registri e il 1948 e il 1949 per i quali sono presenti tre registri.
criteri di ordinamento I registri sono stati ordinati e descritti rispettando l'ordine cronologico.
informazioni sul contesto di produzione In tre diversi momenti, i registri di protocollo sono stati soggetti a normative e revisioni. Nel Ducato di Parma e Piacenza, per volontà di Maria Luigia, fu avviata una riforma generale dello Stato in seguito alla quale la Segreteria di Stato, il 14 giugno 1821, emanò l'"Istruzione relativa al buon andamento degli affari di pubblica Amministrazione", atto che conteneva istruzioni precise sull'ordinamento delle carte, sulla tenuta degli archivi e dei registri di protocollo. Dopo l'unità d'Italia, la Legge per l'unificazione amministrativa del Regno d'Italia del 20 marzo 1865 inserì i registri di protocollo nell'elenco degli atti che, obbligatoriamente, gli uffici comunali dovevano tenere costantemente aggiornati; infine, nel 1897, l'emanazione della circolare Astengo sancì l'obbligo di registrare, nel registro di protocollo, ogni atto in arrivo e in partenza assegnandolo ad una delle 15 categorie d'archivio previste dal titolario di classificazione.
storia archivistica La serie si presenta molto lacunosa in seguito a due episodi della prima metà del Novecento che hanno danneggiato fortemente l'archivio comunale, la sua struttura e la sua articolazione: il trasloco del Municipio dalla vecchia alla nuova sede, avvenuto tra il 1916 e il 1918, al quale si deve la dispersione di parte della documentazione ottocentesca, poi l'intervento di Emilio Ottolenghi che, nel 1949, inserì nell'elenco del materiale di scarto 29 registri di protocollo dal 1931 al 1943.