I bilanci di previsione - primo strumento di programmazione economica e di pianificazione amministrativa annuale redatto all'inizio di ogni esercizio finanziario - riportano, in forma riassuntiva e generale, informazioni sulla previsione della gestione contabile e sul movimento previsto nelle entrate e nelle spese comunali, indicando, per ogni voce di bilancio, le fonti di reperimento delle risorse economiche e l'entità dei fondi da impegnare. Le somme stanziate e impegnate sono organizzate secondo la moderna articolazione dei capitoli di entrata e di spesa in quattro livelli (Titoli, Capi, Categorie, Articoli), rispecchiata poi nei paralleli conti consuntivi in cui si trova la registrazione delle variazioni autorizzate rispetto a queste previsioni. Nella redazione dei bilanci si tiene conto non soltanto della gestione di competenza dell'esercizio in corso, ma anche delle scritture contabili relative a partite di spesa impegnate e di entrate accertate negli esercizi finanziari precedenti.
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criteri di ordinamento Per gli esercizi finanziari dal 1901 al 1955 i bilanci si presentavano già condizionati all'interno di buste e disposti in ordine cronologico, mentre i registri degli anni dal 1956 al 1965, collocati a scaffale e privi di qualsiasi forma di condizionamento, sono stati imbustati durante il presente riordino anche per favorirne una migliore conservazione. I restanti bilanci, dall'esercizio finanziario del 1966 a quello del 1970, rinvenuti all'interno di ulteriori buste insieme ai conti consuntivi e ai verbali di chiusura dei medesimi anni, sono stati fisicamente separati ed accorpati alla serie in oggetto. Si segnala inoltre che gli estremi cronologici riportati per la serie e per le unità descritte coincidono con le effettive date di compilazione dei registri, la cui stesura, nonostante le numerose eccezioni riscontrate, doveva per legge avvenire alcuni mesi prima dell'inizio dell'esercizio finanziario cui il singolo bilancio si riferiva.
storia archivistica In seguito all'intervento sull'archivio effettuato nel 1949 da Emilio Ottolenghi i bilanci di previsione riferibili agli esercizi finanziari dal 1824 al 1905 vennero mandati a scarto. Si sono comunque conservati alcuni registri dei primi anni del '900, forse perchè originariamente presenti in più esemplari.