L'archivio del Giudice conciliatore di Castelvetro Piacentino conserva - seppur con diverse lacune - tutte le principali serie documentarie che si producevano nell'esercizio dell'attività giudiziaria propria di questo ufficio fin dalla sua origine, e quindi principalmente quelle delle "Udienze" (detti anche "Fascicoli delle cause", con gli originali dei verbali di causa e delle sentenze con una sola, significativa lacuna fra 1942 e 1952) e dei "Verbali di pignoramento", nonché le numerose serie di registri specifici e riassuntivi a fini giuridico-amministrativi dell'attività che si esplicava nelle udienze e che dovevano essere verificati e vistati dal Pretore nelle periodiche visite ispettive sul regolare funzionamento dell'ufficio.
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Probabilmente si deve a un'attività davvero residuale dell'ente, piuttosto che a dispersioni di documentazione, il fatto che gli atti delle udienze si arrestino al 1966, epoca da cui peraltro il messo di conciliazione castelvetrese si limitava spesso a rinviare al Tribunale di Piacenza le pratiche portate avanti al Giudice conciliatore, affinché avessero là il loro proseguimento, dichiarando come esse presentassero "difficoltà di ordine procedurale" tali da non poter essere adempiute in loco; i "Verbali di pignoramento" per debiti non onorati invece, caratteristica attività principale e residuale di questo ente nell'ultima fase della sua vita, dopo una lacuna fra 1958 e 1975 si spingono fino al 1993.
criteri di ordinamento L'archivio del Giudice conciliatore di Castelvetro Piacentino presenta una struttura d'archivio coerentemente limitata alle serie di natura più strettamente giuridico-amministrativa proprie della sua attività di ufficio giudiziario, recanti sistematicamente al loro interno un ordinamento archivistico puramente cronologico.
storia archivistica Non si hanno notizie sulle vicende della documentazione archivistica del Giudice conciliatore di Castelvetro Piacentino nei primi decenni della sua attività, a parte l'ovvia supposizione che essa sia andata progressivamente accumulandosi presso l'ufficio e la sua sede nella casa comunale. Probabilmente per questo motivo quello del Giudice conciliatore è stato l'unico tra gli archivi aggregati dell'archivio comunale castelvetrese a essere ricordato nella descrizione di questo fatta da Piero Castignoli nel giugno 1967, con l'indicazione che "gli atti dell'archivio del Giudice Conciliatore sono stati collocati nella categoria VII del Carteggio: Grazia, giustizia e culto". A quest'epoca, quindi, si era già originata almeno in parte nell'archivio del Comune di Castelvetro Piacentino quella situazione caratteristica e diffusa per cui tutta la documentazione di ogni serie dell'archivio comunale - e anche degli archivi consuetamente ad esso aggregati - veniva ricondotta alle categorie del titolario di classificazione vigente; e così era avvenuto anche per la documentazione del Giudice conciliatore locale prodotta fino a prima di allora, visto che l'ufficio era comunque ancora in attività. Successivamente si giunge all'epoca della redazione dell'elenco di consistenza analitico redatto da Italo Genzini su incarico della Giunta municipale di Castelvetro Piacentino a partire dal 1986. In quello stesso elenco dattiloscritto, che rispecchia un riordino condotto secondo la caratteristica e diffusa metodologia per cui tutta la documentazione di ogni serie dell'archivio comunale - e anche degli archivi consuetamente ad esso aggregati - veniva ricondotta alle categorie del titolario di classificazione vigente, i fascicoli degli atti riconducibili a questo ente appaiono infatti di nuovo citati all'interno della Categoria VII; da lì essi debbono poi essere stati estratti con un intervento successivo di attribuzione e datazione finora non nota, che però deve avere senz'altro ripristinato la corretta distinzione fisica tra gli atti prodotti dal Comune di Castelvetro Piacentino e quelli degli archivi ad essi aggregati come è stata riscontrata all'epoca dell'intervento di ricognizione, con la compilazione di elenchi sommari, compiuto da Elena Stendardi nel 2010-2011. Va da sé che anche ad Castelvetro Piacentino l'intero archivio del Giudice conciliatore è passato ad essere integralmente conservato dall'Archivio storico comunale quale archivio aggregato soltanto all'atto dell'applicazione della Legge n. 374 del 21 novembre 1991 ("Istituzione del Giudice di pace"), che ha soppresso gli uffici di conciliazione. A partire da questa situazione, negli anni 2011-2013 è stato infine condotto l'intervento di riordino e di inventariazione analitica della documentazione archivistica dell'Archivio storico comunale di Castelvetro Piacentino e degli archivi ad esso aggregati promosso dall'Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna - Soprintendenza per i beni librari e documentari, che ha portato al recupero della distinta identità e autonomia dei complessi archivistici afferenti i diversi enti produttori, la ricostituzione dell'ordinamento originario delle serie documentarie e la loro descrizione nel rispetto degli standards internazionali di descrizione archivistica ISAD (G) e ISAAR (CPF).
bibliografia
Archivi storici in Emilia-Romagna. Guida generale degli archivi storici comunali, a cura di Giuseppe Rabotti, Bologna, Edizioni Analisi, 1991, p. 591
codice interno: 391 - 001
informazioni redazionali
Inventario a cura di Enrico Angiolini (CSR / Voli Group), 2014
realizzato per Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna [L.R. 18/2000. Piano bibliotecario 2008. Intervento diretto]
Intervento redazionale a cura di IBC - Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna, 2014