Registrazione delle deliberazioni del consiglio ordinario per il disbrigo degli affari giornalieri e di quelli decisi nel consiglio generale della comunità di Finale, "partecipati" nelle sedute dei rappresentanti della comunità e corrispondenti agli atti presenti nelle filze A-U delle "Prodotte dell'illustrissima rappresentanza".
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informazioni sul contesto di produzione Con chirografo 8 gennaio 1753 il duca Francesco III aveva richiamato in vigore e ripubblicato i due precedenti chirografi del 29 dicembre 1630, emanato da Francesco I, Ordini sopra il buon governo ed amministrazione dell'entrate pubbliche da osservarsi per le comunità dello stato e del luglio 1689 Ordini per lo buon governo delle communità degli stati di sua altezza serenissima, in sostanza ripubblicazione del precedente da parte del duca Francesco II. Francesco III fissò quindi gli obblighi delle amministrazioni comunali nei confronti dell'intendente generale del Buon Governo (abate Felice Antonio Bianchi) e regolò le funzioni di governatori e giusdicenti. L'intendente doveva «soprintendente e regolare l'amministrazione delle rendite pubbliche di ogni una delle città e comunità» dello stato immediato. Si ribadiva quindi la necessità di verbalizzare, da parte del cancelliere della comunità, gli atti discussi nei consigli e le decisioni prese. Alle deliberazioni consigliari si aggiunse, a partire dal 1753, la registrazione delle decisioni prese dagli amministratori locali per il disbrigo degli affari giornalieri e di quelli che decisi dalle deliberazioni del Consiglio generale.
storia archivistica La serie prese avvio nel 1753, in seguito all'emanazione del chirografo di Francesco III dell'8 gennaio 1753, riguardante il buon governo delle comunità, sottoposte al controllo dei funzionari ducali: intendente generale, dal 1754 ministro del Buon Governo.