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  Congregazione dei Quartieri 1642 - 1746
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registri 9
sei in: Archivio storico del Comune di Finale Emilia 1384 - 1975

Documentazione prodotta per l'organizzazione dei quartieri per l'alloggio delle truppe di stanza nel territorio finalese costituita dai partiti delle deliberazioni prese dai deputati nominati dal consiglio della comunità e dalle lettere, recapiti, note di spese, avvisi, notificazioni, elenchi di generi requisiti e somministrati alle truppe archiviate alla "categoria" Q della serie "Recapiti dell'illustrissimo pubblico".
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criteri di ordinamento
Le attività intraprese per la gestione delle spese occorrenti per l'acquartieramento delle truppe che soggiornavano nello stato Estense, nel territorio finalese, furono registrate nei partiti della congregazione che sono stati descritti in successione cronologica.
Glil atti e recapiti relativi furono archiviati e classificati nei titoli nei quali fu organizzato il carteggio comunitativo in antico regime.
In particolare al titolo: "Q I. Quartieri" e "D I. Debiti. Dossi. Dazi. Deputazione sopra ai quartieri. Diplomi" della serie: "Recapiti dell'illustrissimo pubblico".
A questi si rimanda per contestualizzare e chiarire le azioni attuate nel corso dei secoli dai funzionari pubblici finalesi.

informazioni sul contesto di produzione
L'organizzazione e il mantenimento delle truppe che soggiornavano nel territorio estense era gestita a livello locale dalle comunità, secondo il bisogno, in base agli ordini ducali e alle regole statutarie che, come detto, per il primo periodo estense erano, a Finale, mutuate dagli statuti ferraresi.
La comunità procedeva all'esazione di contribuzioni straordinarie, carreggi e collette (colte) per radunare fieno, animali, generi di vestiario per il sostentamento degli eserciti acquartierati.
A partire dalla fine del XVII secolo, fattesi più pressanti e frequenti le occasioni di procedere all'imposizione di tributi e alla loro esazione per far fronte alle necessità militari e guerresche, fu intrapreso un processo di riforma del fisco statale che portò alla creazione di strutture organizzative più stabili dotate di funzionari e amministratori appositamente deputati.
Il 16 novembre 1691 gli uffici ducali stabilirono «la regola da tenersi nel somministrare le sussistenze alle truppe imperiali … L'impossibilità di sostenersi da un solo individuo il peso di simili negozi indusse il duca a destinare più ministri che formassero il Magistrato sopra l'Alloggio, mostrando l'esperienza che in altre occorrenze era stato formato un Magistrato detto degli alloggi e delle imposte il quale aveva avuta la cura di regolare le materie riguardanti le dette aziende con autorità di comandare in tutto lo stato tanto mediato che immediato» (da Archivio di stato di Modena, Magistrato degli Alloggi. Inventario, p. 69).
Il duca stabilì allora di imporre un tributo per ciascuna biolca di terra, sopra i censi o crediti fruttiferi, sulle case e sugli edifici (imposte a carico dei possessori di terre, case, terreni, censi, crediti fruttiferi), stabilendo le norme e proporzioni dei pagamenti, ordinando conseguentemente la denuncia dei terreni, case , edifici e capitali dei censi.
La comunità finalese aveva quindi provveduto a nominare appositi delegati alle esazioni per le somministrazioni di generi alle truppe e per provvedere agli alloggiamenti, sotto la giurisdizione del Magistrato sopra gli Alloggi in sede centrale. Tali delegati rimanevano in carica per il tempo necessario. Ai componenti della congregazione, "deputati" ai quartieri, venne in seguito affidato il coordinamento, a livello locale, della raccolta delle denunce per l'aggiornamento degli estimi del territorio allo scopo di stabilire le quote di contribuzione dovute. Dal 1714 il Magistrato sopra l'Alloggio alemanno venne anche detto degli Alloggi, estimo e censimento: «riflettendo il duca all'inuguaglianza poco conforme alla giustizia distributiva che nel distribuire e far pagare le imposte che occorre praticare per gli accampamenti di truppe e contribuzioni imperiali, veniva cagionata dall'uso delle biolche delle pianure e colline dello stato per regolatrici delle dette imposte, che non per essere di valori e rendite uniformi, gran danno ne derivava ai sudditi. Per porvi rimedio stabilì che si facesse l'estimo generale della pianura e colle, tanto immediato che mediato, comandando al Magistrato sopra gli Alloggi di impiegare tutta la sua applicazione alla sollecita attuazione dell'estimo medesimo e di non praticare in avvenire le dette imposte sopra le biolche, ma sopra l'estimo generale in guisa che ognuno pagasse in misura delle proprie forze e rendite». Il 28 luglio 1711 il duca emanò le prescrizioni per il Nuovo estimo. Ordini e regolamento.
Ogni comunità doveva tenere i libri delle perizie e stime dei luoghi da lei dipendenti, aggiornarli e annotare le relative volture per i passaggi delle proprietà. Nel 1738 furono inviate nuove istruzioni alle congregazioni delle città e luoghi del ducato, che erano state incaricate delle esazioni per i quartieri in occasione delle precedenti guerre, le quali dovevano registrare, per ciascuna partita i recapiti relativi ai mandati già spediti ai creditori, i recapiti degli effetti somministrati e le ricevute e biglietti dei generi requisiti e raccolti nei magazzini (legna, fieno, paglia, strame).
Il sistema approntato consentì allo stato estense di provvedere, tramite le esazioni e le regole stabilite, ai numerosi bisogni ed obblighi degli alloggiamenti militari, alla sussistenze delle truppe e ai trasporti militari.
Nel 1796 le strutture amministrative di antico regime furono soppresse. Il consistente aumento delle spese militari condusse immediatamente il governo francese alla nomina delle commissioni degli Alloggi nelle principali città del ducato.

unità di descrizione separate
Documentazione riguardante i quartieri delle truppe soggiornanti nel territorio finalese si trova nella serie "Recapiti dell'illustrissimo pubblico".


codice interno: 399 - 0001.0041