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  Congregazione delle scuole 1744 - 1813
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fascicoli 5
sei in: Archivio storico del Comune di Finale Emilia 1384 - 1975

Atti, recapiti. verbali della Congregazione delle scuole della comunità e municipalità di Finale Emilia.
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criteri di ordinamento
L'attività della congregazione finalese nominata per il funzionamento delle pubbliche scuole è documentata nelle partizioni in cui era stato organizzato l'archivio pubblico finalese. I fascicoli sono stati descritti in ordine cronologico.
Documenti riguardanti le attività della Congregazione furono archiviati e classificati nei titoli nei quali fu organizzato il carteggio comunitativo in antico regime.
In particolare al titolo: S III. Scuole della serie: "Recapiti dell'illustrissimo pubblico" e al titolo XI. Beneficenza pubblica e culto della serie "Carteggio 1803-1847".
A questi si rimanda per contestualizzare e chiarire le azioni attuate nel corso dei secoli dai funzionari pubblici finalesi.

informazioni sul contesto di produzione
Il processo riformatore che aveva interessato lo stato estense nel corso del XVIII secolo si espresse anche nel campo dell'educazione scolastica e della formazione dei giovani. Già Ludovico Antonio Muratori aveva portato all'attenzione delle classi dirigenti la necessità di modernizzare la formazione superiore. Muratori criticava angustie e chiusure della cultura tradizionale del tempo ritenendo di svecchiare le istituzioni scolastiche aprendole alla cultura europea.
Il duca Francesco III, governatore di Lombardia, mise a frutto le intuizioni muratoriane nel campo dell'istruzione superiore, sotto la spinta del clima riformatore europeo, ma soprattutto asburgico, e formò un collegio di riformatori degli studi che portò alla redazione delle Costituzioni per l'università di Modena ed altri studi negli stati di sua altezza serenissima nel 1772.
Con la soppressione Compagnia del Gesù, con breve pontificio del 21 luglio 1773, Francesco III provvedeva all'istituzione di una Deputazione sopra gli affari dei già soppressi gesuiti o Deputazione sopra i collegi dei gesuiti soppressi assegnando gli effetti e sostanze posseduti negli stati estensi dalla soppressa Compagnia del Gesù a favore dell'Università di Modena, commettendo l'amministrazione di quel patrimonio ad una nuova deputazione denominata Amministrazione del Patrimonio dell'università degli studi.
L'intervento riformatore doveva interessare l'intero sistema scolastico a tutti i livelli, comprese le scuole inferiori, rivendicando allo stato il compito dell'educazione popolare. Nel 1774 era stata pubblicata l'Istruzione interinale per le basse scuole. L'amministrazione delle cosiddette scuole basse era delegata alle comunità che sceglievano e stipendiavano i maestri. Anche a Finale la comunità aveva nominato speciali delegati per sovrintendere alle funzioni scolastiche.
La Congregazione delle pubbliche scuole, eretta nel 1753 per ordine del Magistrato del Buongoverno, era alle dipendenze della comunità. Essa era composta da cinque deputati col titolo di presidenti alle pubbliche scuole: il priore della comunità, l'arciprete, il priore della Confraternita delle sacre stimmate, il prefetto degli studi, il sovrintendente dei maestri e degli scolari e l'economo per l'amministrazione delle rendite e delle spese. La chiesa della Congregazione era officiata dalle arti ed era pervenuta alla comunità, ceduta a livello perpetuo unitamente al convento dei padri minori conventuali soppressi dall'Opera generale di Modena a beneficio delle pubbliche scuole.

All'arrivo dei francesi nel 1796 venne creata una Commissione di educazione e di istruzione pubblica che varò un piano per ordinare le basse scuole del dipartimento. In seguito l'amministrazione francese avrebbe provveduto alla riorganizzazione della pubblica istruzione dei territori dell'ex ducato.
Nella città del Finale e nella residenza della comunità, alla presenza di Luigi Gottardi, luogotenente e podestà del governo di Finale Emilia, il 24 luglio 1799, ebbe inizio la registrazione delle deliberazioni dei componenti della nuova congregazione. Il priore della Congregazione era il conte Antonio Miari, Giuseppe Vecchi il vicepriore. Dal momento che «secondo le massime vigenti tutti i piani economici dei corpi pubblici, ed altri da essi dipendenti, debbono essere rimessi nel piede in cui erano e dovevano essere all'epoca delli 6 ottobre 1796 ...», i componenti della Congregazione si adoperarono per reinstallare i precedenti ufficiali e rimisero al ripristinato «riformatore degli studi» di Modena il resoconto dello stato delle pubbliche scuole e gli elenchi dei professori e maestri incaricati. Successivamente e fino al 1814, la gestione delle basse scuole fu affidata ad una deputazione o commissione comunale fino al periodo austro-estense.
La sede delle scuole era situata sulla pubblica piazza, nella rocca e, successivamente (1763) in una casa lasciata da don Matteo Ramondini; dal 1770 negli ambienti dei conventuali soppressi.

storia archivistica
La documentazione era descritta nelle "casse" nn. 129, 130 dell'inventario del 1962.
Vedi: Nello Rondelli, Inventario analitico dell'archivio storico dei 'Recapiti generali' detto anche 'Archivio dell'illustrissimo pubblico del Finale' (secoli XV-XIX), Comune di Finale Emilia, 1962.

unità di descrizione separate
Atti e documenti inerenti le attività della congregazione si trovano al titolo S III. Scuole della serie: "Recapiti dell'illustrissimo pubblico"e al titolo XI. Beneficenza pubblica e culto della serie "Carteggio 1803-1847".


codice interno: 399 - 0001.0044