Archivi ER - Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna

criteri di ordinamento
Non si è ritenuto al momento opportuno organizzare le unità archivistiche costituenti il subfondo in serie archiviste. La scarsa consistenza e le tipologie documentarie del materiale qui descritto, non ci permettono attualmente di stabilire un'ipotetica struttura del sufondo basata sul funzionamento dell'organizzazione. Le informazioni in nostro possesso, sulla gestione amministrativa delle Federazioni di categoria, ci portano a pensare che non ci fosse una vera e propria divisione netta nelle competenze tra le federazioni di categoria e la Cdlt di Ferrara, ma che tutto fosse in mano ai funzionari, i quali ricoprivano molteplici ruoli all'interno del Sindacato ed operavano indistintamente sia all'interno della Camera del lavoro che all'interno delle Federazioni, specialmente in quelle che possiamo definire "minori" ossia meno rappresentate nel territorio ferrarese. Per questo motivo si rimanda alla consultazione delle schede della Cdlt, che conservano anche materiale relativo a questa Federazione.

informazioni sul contesto di produzione
La Filpc risulta presente a livello nazionale a partire dal 1946 organizzando i dipendenti della aziende grafiche (tipografie, litografie e affini), editoriali (aziende editrici e stampatrici di giornali, agenzie stampa) e i lavoratori cartai e cartotecnici. Nel maggio del 1981 il Consiglio generale della Cgil nazionale decretò l'accorpamento della Filpc alla Fils (Federazione italiana lavoratori spettacolo) nella nuova Federazione italiana dei lavoratori dell'Informazione e dello spettacolo (Filis), accorpamento che venne attuato in via definitiva nel 1982.

Per quel che riguarda la realtà ferrarese, come testimoniano i verbali conservati presso l'Archivio storico della Camera del lavoro di Ferrara, già a partire dal 1920 era presente una componente che raccoglieva i tipografi della provincia in una organizzazione di tipo sindacale denominata Federazione italiana dei lavoratori del libro. I tipografi si riunivano in assemblea periodicamente presso i locali più disparati, principalemte presso la Locanda Persico o la Locanda della Biscia e saltuariamente presso la sede della Camera del lavoro. Capo gruppo dell'organizzazione risulta essere Mario Magri ed il Segretario Raoul Cristofani, dalla seduta del 25 settembre 1920 fino alla seduta 19 aprile 1923. Nei due anni successivi, presumibilmente complice l'avvento della dittatura fascista le assemblee dell'organizzazione risultano essere molto meno frequenti. Si radunarono solo 4 volte e cambiarono le figure ai vertici. Fu Segretario Akkos Bonalberti seguito da Augusto Negri mentre nelle funzioni di Capogruppo fu incaricato Martuzzi Giuseppe. L'ultimo verbale di assemblea registrato risale al 13 marzo 1925.
Successivamente nell'immediato secondo dopoguerra, precisamente il 30 maggio 1945, l'assemblea dei tipografi si riunisce e comunica di avere preso contatti con la neonata Camera confederale del lavoro ed invita i membri ad aderire al sindacato. I verbali a nostra disposizione ci informano che la sezione ferrarese della Federazione italiana dei lavoratori del libro rimane operativa fino all'estate del 1948. In seguito i registri conservati riportano i verbali dall'ottobre del 1955 momento in cui è già istituita a livello provinciale la Federazione dei lavoratori poligrafici e cartai.


codice interno: 0380 - 001.025