Ti trovi in: Archivi ER > La didattica in archivio > Biblioteca comunale Don Giovanni Verità del Comune e dell'Accademia degli Incamminati di Modigliana > Struttura dell'inventario
Il subfondo comprende deliberazioni del Magistrato comunitativo di Modigliana nella sua qualità di sovrintendente amministratore dell'Eredità, allegati alle adunanze magistrali, contratti di dote, compravendite e censi, prospetti dei debitori e dei capitali dell'Eredità, testamento di Marianna Sensi, regolamento di amministrazione dell'Eredità, registro delle giovani che hanno conseguito la dote, note dei poveri e dei sussidiati, note di istanze di dote, avvisi per il conferimento di dote, lettere della Camera di soprintendenza comunitativa di Firenze e di altri corrispondenti relative alle disposizioni e all'accettazione del lascito Papiani e ad affari diversi, registro dei debitori, registri dei mandati, mastri, bilanci preventivi e dazzaioli.
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storia archivistica Il complesso archivistico si costituisce prima ancora che abbia inizio l'attività istituzionale dell'Eredità. Qualche mese dopo la morte del conte Francesco Antonio Papiani, il nipote di lui Giovan Carlo, all'epoca gonfaloniere della Comunità, nonché esecutore testamentario dell'eredità dello zio, nel corso dell'adunanza magistrale del 10 febbraio 1835, consegna al cancelliere comunitativo Ranieri Falchi, perché siano "conservati nel pubblico archivio" della Cancelleria, "tutti i documenti che giustificano l'eredità pecuniaria del sig. conte Papiani consistenti nella copia del testamento, in numero quindici copie d'istrumenti di istituzioni di censi ed in un'obbligazione per imprestito gratuito di scudi 200 ... unitamente ai respettivi borderò, lettere, fogli all'eredità stessa relativi" (1).
Note (1) ASCM, Archivio preunitario del Comune di Modigliana, Partiti e deliberazioni del Magistrato e del Consiglio generale, reg. 11, c. 32v. La copia del testamento non è pervenuta.
unità di descrizione separate Archivio della famiglia Papiani (poi Papiani Solieri, poi Raggi Solieri; secc.XVII-XX), donato di recente dall'avvocato Innocenzo Samorì, erede della famiglia, all'Accademia degli Incamminati di Modigliana.