Archivi ER - Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna

informazioni sul contesto di produzione
Dopo l'annessione delle Marche al Regno di Sardegna (17 dicembre 1860), la regione venne retta dal regio commissario Lorenzo Valerio che estese al territorio annesso le leggi già in vigore nel Regno di Sardegna che, col 1861, divenne Regno d'Italia.
La prima legge postunitaria in materia di amministrazioni locali fu la "Legge per l'unificazione amministrativa del Regno" del 20 marzo 1865 n. 2248 che definiva gli organismi comunali, le loro attribuzioni e funzionamento e stabiliva altresì , la sorveglianza e il controllo contabile sugli stabilimenti di carità e beneficenza, l'inclusione fra gli impiegati comunali del personale scolastico e sanitario, l'inventario ed uso e destinazione dei beni comunali, le modalità di appalto e proceduta esecutiva nei lavori pubblici ecc.
In San Leo nulla rimane del periodo che va dall'ottobre 1860 (San Leo fu liberata dalle forze risorgimentali il 24 settembre 1860) al 24 marzo 1861 e pochissimo del periodo immediatamente successivo sino al dicembre 1865. In quest'ultimo caso si tratta di alcuni estratti e/o copie di delibere che confermano l'applicazione delle leggi sabaude dopo l'annessione, mentre sistematicamente documentata dal materiale archivistico che si conserva è l'organizzazione comunale dovuta alla legge del marzo 1865.
A seguire, la struttura amministrativa del comune non subì sostanziali modificazioni pur nelle variazioni apportate da alcune leggi.
Fu con l'avvento del Fascismo che cambiarono le definizioni ed attribuzioni degli organi di governo comunale e, in San Leo, dopo le dimissioni in massa dei consiglieri, l'11 dicembre 1925, il Comune venne retto da un Commissario Prefettizio, attivo sino al 25 maggio 1929, quando fu sostituito da un Podestà che guidò il Comune sino al maggio del 1944. Nel corso dell'estate di quell'anno avvenne lo sfondamento della Linea Gotica, a seguito della quale, anche i nostri territori vennero liberati e San Leo fu retto da un Comitato Comunale di Liberazione, deliberante dal 28 settembre 1944 al 28 ottobre 1944, mentre il 25 novembre 1944 si reinsediò la Giunta Municipale e col 12 ottobre 1946, il Consiglio Comunale, secondo il R.D.L. 4 aprile 1944, n.111 che ripristinò le precedenti strutture amministrative.

storia archivistica
La documentazione di questa partizione dell'archivio storico comunale di San Leo risulta ampiamente depauperata nella consistenza e manomessa nell'ordinamento. 
Ha subito uno scarto abusivo nel 1948, quando 30 quintali di documenti, non identificabili ne' tipologicamente ne' cronologicamente, furono ceduti alla ditta "Arti Grafiche Romagnole" di S. Arcangelo di Romagna come carta da macero. A questo scarto dovrebbe risalire la dispersione del carteggio amministrativo 1861-1874 e 1890-1896, dal momento che, nel corso del presente intervento di riordino e descrizione (2013), sono state ritrovate alcune camicie di titoli e/o rubriche, datate dal 1862 e riutilizzate nel periodo dell'immediato secondo dopoguerra.
Quando poi l'archivio è stato fatto oggetto di riordino ed inventariazione da archivisti della Prefettura di Pesaro, tra il 1967 ed il 1970, sulla documentazione 1897-1926, è stato attuato uno scarto selettivo, che ha salvato solo alcune categorie di carteggio che avrebbero potuto avere ancora valore amministrativo (principalmente Categoria VIII = Leva e Truppe e Categoria XII = Stato Civile) ed eliminato il resto.
Sono stati anche eliminati i registri di protocollo, che si conservano solo a partire dal 1963, i registri della contabilità anch'essi presenti, in alcuni casi, dagli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento e molto altro materiale documentario.


codice interno: 485 - 001.004