Si tratta di due registri creati in due diversi momenti della storia del Monte di Pietà di San Leo, ma rispondenti entrambi alla stessa situazione.
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informazioni sul contesto di produzione All'atto della presa di possesso del nuovo ufficiale montista, nel passaggio delle consegne e conseguentemente degli oggetti impegnati, veniva fatta una ricognizione dei pegni rimasti in magazzino, non riscossi e/o non venduti, che venivano consegnati al nuovo montista. La procedura messa in atto per la ricognizione prevedeva, in prima istanza l'identificazione del pegno giacente in magazzino attraverso il numero che lo contrassegnava, il riscontro poi nel registro relativo della creazione di quel pegno ed infine la ricopiatura della creazione del pegno nel registro di ricognizione, con la stessa tipica disposizione presente nei Registri dei pegni e cioé, considerando il registro a libro aperto, nella carta di sinistra. In questi registri di ricognizione dei pegni, le annotazioni delle creazioni degli stessi, copiate dalle più antiche alle più recenti, erano riportate per esteso con anche l'indicazione della carta del registro in cui erano originariamente annotate e del numero di bolletta.