Si tratta delle autodenunce di possedimenti fatte dai proprietari al notaio segretario della comunità di Pietracuta, per la compilazione del cosiddetto "Catasto Piano", voluto da Pio VI in tutto lo Stato Pontificio nel 1777 e portato a compimento nell'arco dei quattro anni successivi.
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Vergate in carte singole di diverse dimensioni, vennero in un momento imprecisato rilegate a volume e numerate progressivamente, in alto a sinistra, dall'1 al 149.
informazioni sul contesto di produzione Il cosiddetto "Catasto Piano" fu voluto da Pio VI in tutto lo Stato Pontificio nel 1777 e portato a compimento nell'arco dei quattro anni successivi. Per la sua realizzazione furono emanate, con data 15 dicembre 1777, istruzioni a stampa, organizzate in più punti, fra i quali, quello che stabiliva la compilazione del catasto attraverso autodenunce dei proprietari, dette con termine coevo "assegne". Della realizzazione in Pietracuta del Catasto Piano, c'è traccia nella seduta consiliare del 26 maggio 1782, nel corso della quale si porta a conoscenza dell'assemblea che è stato preso in prestito dalla cassa comunitativa il denaro necessario per la "confezione" del catasto ordinato dalla Sacra Congregazione del Buon Governo.