Oltre ai bandi e decreti dell'autorità superiore, vi sono copiati anche bandi ed editti a firma del commissario, rogiti di interesse della Provincia, elenco di tutte le fiere ed i mercati con le caretteristiche di ciascuno, riparti di spese fra le comunità. Di particolare interesse nel secondo dei registri costituenti la serie, copia di parte dell'antico statuto della Provincia, datato agli ultimi decenni del sec. XIV.
espandichiudi
Il primo dei due registri che si conservano in questa serie, definito nel registro seguente "libro vecchio", fu impiantato nel dicembre del 1548, quando la Provincia del Montefeltro aveva ancora sede in Montecerignone tanto che i primi decreti riportati risultano banditi dal piazzaro di quel luogo.
informazioni sul contesto di produzione Gli ordini particolari con validità giuridica permanente ed i bandi generali inviati per lettera dall'autorità superiore al commissario del Montefeltro, perché ne fosse autorità esecutrice nei confronti delle comunità della Provincia, erano dovuti alla mancanza di leggi unitarie ed esaustive nonché al rispetto, in materia di diritto, dei particolarismi locali, il che porta alla regolamentazione di casi specifici con decreti emanati per lettera. La procedura prevedeva che l'autorità superiore inviasse i decreti, sia quelli di interesse generale della Provincia che quelli di interesse particolare di una singola comunità, al commissario del Montefeltro, chiamandolo a promuoverne l'attuazione presso gli interessati. Al fine della certezza della loro conservazione, era stabilito che questi decreti fossero copiati, ad opera del notaio cancelliere della Provincia, in registri appositi e successivamente banditi dal pubblico piazzaro ed inviati poi, sotto forma di lettera, alla/e comunità di interesse. Le singole comunità avevano registri simili, in cui copiavano i decreti di loro interesse, che annualmente presentavano al loro commissario perché fossero controllati, confrontandoli nel contenuto con quello della Provincia che diveniva così fonte di diritto e matrice degli ordinamenti. In alcuni casi, le comunità a cui sono direttamente indirizzati decreti di loro interesse, senza passare dal commissario, chiedono che gli stessi siano copiati nei registri dei decreti della Provincia per conferire maggiore certezza al diritto acquisito con quel decreto.