Le tabelle degli anni 1751-1755 hanno lo stessa struttura e, dopo l'intestazione, riportano dieci colonne, nella prima delle quali sono annotati i nomi delle comunità costituenti la Provincia, nella seconda, comunità per comunità, la somma dovuta secondo il riparto in uso, nella terza colonna, sempre comunità per comunità, il dovuto per il salario del commissario secondo il relativo riparto ed a seguire, il dovuto di ciascuna per il bargello di campagna, per gli utensili del detto bargello, per il bargello della provincia, per il piazzaro, per il massaro, per le spese straordinarie e nell'ultima colonna il ristretto dei pesi provinciali.
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In fondo alle colonne sono descritte le entrate rappresentate dall'attivo dell'anno precedente, dall'affitto di un piccolo orto di proprietà della Provincia e dall'affitto dell'Ufficio del Bollo. Nel retro della tabella, le voci di spesa, che erano state rese precedentemente divise per comunità, vengono date in totale, segue il pareggio fra il dare e l'avere conteggiato in mano dell'ufficiale pagatore, la verbalizzazione della revisione dei conti fatta allo stesso e controfirmata dai revisori eletti. Segue l'approvazione dell'autorità superiore. A partire dal 1756, la tabella riporta le voci in entrata ed in uscita date in totale, senza alcuna specifica. A sinistra sono annotate le entrate ed a destra le uscite, con bilancio finale.
informazioni sul contesto di produzione Le tabelle, ossia i bilanci preventivi, erano controfirmate dal commissario della Provincia del Montefeltro e da uno dei gonfalonieri. Venivano inoltrate all'autorità superiore per l'approvazione, tornavano alla Provincia del Montefeltro controfirmate dal cardinal legato che vi apponeva anche il suo sigillo.
storia archivistica Da un inventario datato al 1755, risulta che le tabelle venivano conservate dal massaro, unitamente al tabellone con lo schema dei riparti dei pesi camerali e di quelli provinciali fra le comunità.