L'archivio comprende documentazione relativa alla Congregazione di carità di Fiumalbo e alle opere pie amministrate dalla Congregazione, delle quali comunque teneva separati i rispettivi patrimoni nonché passività e attività: Opera pia Lenzini, Opera pia Bondi, Opera pia Basilio Santi, Opera pia Santi-Berti-Bondi.
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storia archivistica I complessi documentari della Congregazione di carità e delle opere pie da essa amministrate sono sempre stati conservati quali aggregati dell'Archivio storico del comune di Fiumalbo ed hanno seguito perciò le vicissitudini di questo archivio relativamente ai vari spostamenti subiti dalla documentazione nel corso del tempo, fino alla collocazione attuale all'interno di una stanza al primo piano dell'edificio comunale. Stando a quanto si evince da alcuni documenti conservati nell'archivio dell'ente, l'amministrazione non conservava la propria documentazione con particolare oculatezza. Si ricordano in proposito due relazioni redatte a distanza di circa quindici anni l'una dall'altra dalle quali emerge in effetti un certo disordine nella tenuta delle carte. La prima relazione venne presentata al Consiglio comunale di Fiumalbo dal regio delegato straordinario maggiore Maurizio Vitale Buzzi il 22 marzo 1885. Rilevando che il patrimonio delle opere pie amministrate dalla Congregazione si era col tempo considerevolmente assottigliato, il Buzzi constatava al tempo stesso l'impossibilità di "[...] riconoscere la causa di tale significante diminuzione, stante la mancanza in quella Congregazione di ogni libro di buona contabilità e di amministrazione, non che la confusione con cui sono tenuti quei pochi documenti che ancora esistono: basti il dire che il segretario della Congregazione di carità è lo stesso segretario comunale da me sospeso dalle sue funzioni per negligenza e per irregolarità d'uffizio [...]". Una condizione non migliore dovette rilevare nel 1899 il ragioniere capo Enrico Del Buttero, incaricato dalla Prefettura della Provincia di Modena di avviare un'inchiesta presso l'amministrazione della Congregazione fiumalbina. Nella sua relazione del 25 ottobre di quell'anno il ragioniere annotava che la Congregazione, non avendo un ambiente apposito per le sue riunioni, sfruttava di volta in volta la stanza che all'interno del Palazzo municipale si trovava disponibile, raccogliendo poi tutte le pratiche in un piccolo armadio. Del Buttero continuava spiegando le ragioni per le quali, più per trascuratezza che per mancanza di comodità, aveva "[...] trovato l'amministrazione nel massimo disordine. Incompleto è il registro delle deliberazioni, alcune delle quali sono scritte su fogli volanti sparse nelle diverse pratiche; mancanza di ogni registro contabile in modo da rendere difficile qualunque controllo; mandati emessi e consegnati al tesoriere senza tutte le volute firme; distribuzione di sussidi e somministrazioni di generi con buoni irregolari nella forma e senza poi mai che sia intervenuta alcuna deliberazione. Insomma, la negazione di ogni regolarità [...]". La situazione stava però lentamente migliorando grazie all'impegno del nuovo presidente: "[...] Egli, oltre all'impianto dei registri prescritti per la parte contabile, ha già preparato e fatto bollare quello per le deliberazioni della Congregazione ed ha poi inoltre provveduto anche all'acquisto di tutti gli stampati occorrenti ai diversi servizi. Ha regolato con buoni a stampa a madre e figlia il servizio di distribuzione dei sussidi in denaro ed in generi, ed il Consiglio di amministrazione viene quasi ogni settimana riunito per le necessarie decisioni [...]". Certo è che - forse per una trascuratezza mai del tutto abbandonata, forse per le diverse vicissitudini subite nel corso del tempo dall'archivio, che seguì in gran parte le stesse sorti di quello comunale - ad oggi la documentazione conservata si presenta fortemente lacunosa e disordinata e rappresenta senza dubbio un'esigua parte rispetto alla consistenza originaria dell'archivio. Ricordiamo infine che tra le carte dell'Ente comunale di assistenza di Fiumalbo è stato rinvenuto un inventario (1) che descrive anche gli atti della Congregazione di carità e delle opere pie da essa amministrate, carte che a quell'epoca erano state incamerate nell'archivio dell'ECA, sostituitosi in ogni attribuzione e funzione alla Congregazione nel 1937. L'inventario venne redatto nel 1971 in occasione del riordinamento generale degli archivi comunali di Fiumalbo da Raoul Rossi, funzionario dell'Archivio di Stato di Pisa, che attribuì alle carte delle opere pie e a quelle della Congregazione di carità una numerazione unica progressiva. Si trascrive di seguito la parte dell'inventario dedicata alla descrizione degli atti in oggetto:
"Opera pia Lenzini-Bondi 1 - Antiche carte (miscellanea), 1741-1800 (si tratta in prevalenza di conti, ricevute ed altro relativo all'amministrazione) - Contabilità dell'opera pia, 1861-1876 2 - Registro delle spese per l'opera Lenzini, 1742-1876 3 - idem con il terzo dell'opera Bondi, 1745-1880 4 - Libro «Maestro» degli immobili dell'eredità del sacerdote Bondi; impiantato dal primo amministratore dell'opera sac. Giuseppe Micheli parroco, all'epoca, di Fiumalbo, 1766-1789 5 - Entrata e spese dell'opera Bondi, 1766-1789 6 - Busta contenente la contabilità dell'opera unificata, 1898-1906 (2) 7 - idem, 1907-1937
Compagnia del SS. Sacramento 8 - Libro delle entrate dei livelli e censi e delle spese della Compagnia, 1755-1812
Opera Santi Basilio 9 - Busta che contiene: - fascicoletto di vecchie carte (conti e ricevute), 1836-1847 - atti contabili, 1880-1904 10 - idem, 1805-1937
Opera pia Berti 11 - Atti contabili, 1916-1937
Congregazione di carità 12 - Busta contenente, in miscellanea, una raccolta di vecchie carte sciolte (domande di sussidi, offerte caritative, corrispondenza varia, stralci di contabilità, ecc., 1830-1850 13 - idem, 1851-1869 14 - Busta contenente una raccolta di importanti documenti prevalentemente relativi ai lasciti costituenti le varie opere pie, dalla Congregazione stessa amministrate, 1870-1900 15 - Carteggio, 1901-1905 16 - Atti contabili, 1912-1936".
Dall'ispezione di Filippo Valenti per conto della Soprintendenza archivistica per l'Emilia Romagna nel 1962, emerge che dell'archivio della Congregazione facevano parte anche due registri delle deliberazioni dal 1889 al 1929, il primo dei quali non è stato, ad oggi, ancora individuato, e i bilanci preventivi dal 1916 al 1937, anch'essi non presenti (3).
Note (1) Archivio dell'Ente comunale di assistenza di Fiumalbo, busta "Protocollo e varie ex ECA", fascicolo "Corrispondenza - varie" (1970-1975). (2) Nell'originale cartaceo dal punto 2 al punto 6 il redattore ha aggiunto l'annotazione «registri rilegati in carta pecora (cartacei) molto ben conservati» (3) Soprintendenza archivistica per l'Emilia Romagna, Archivi vigilati, Comune di Fiumalbo, 1962.
codice interno: 524 - 001
informazioni redazionali
Inventario sommario a cura di Angelica Barberini e Margherita Beggi (Open Group), 2016
realizzato per Comune di Fiumalbo
Intervento redazionale a cura di Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna - Servizio biblioteche archivi musei e beni culturali, 2017