La documentazione dell'opera pia Basilio Santi è particolarmente esigua e consta solamente di due buste contenenti i bilanci di previsione e i conti consuntivi dal 1880 al 1939.
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Si presenta lacunosa per gli anni 1911 e 1913-1916.
informazioni sul contesto di produzione L'opera pia Santi venne fondata in base alle volontà affidate da Basilio Santi al suo ultimo testamento implicito steso il 12 agosto 1835 e ricevuto, chiuso e sigillato, dal notaio Giuseppe Morelli il 25 novembre di quell'anno. L'atto costitutivo del pio istituto risale al 6 maggio 1844, subito dopo la morte del testatore. Nel testamento Basilio Santi nominò suoi eredi i poveri infermi e cronici di Fiumalbo istituendo al tempo stesso quale amministratrice di tale eredità la locale Congregazione di carità, cui affidò l'onere di fondare, nella stessa casa del testatore, un ospedale "[ ] destinato a benefizio e sollievo di quelli infermi e cronici della parrocchia di Fiumalbo che fossero privi di mezzi di sussistenza e casa e per ricuperare la salute, salvo qualche pellegrino ammalato il quale avrà solo l'alloggio [ ]. Lascio la facoltà alla lodata Congregazione di fare i capitoli e regole da praticarsi e di tanto li abilito [ ]". Basilio Santi scelse quali esecutori testamentari gli stessi "[ ] presidenti di detta Congregazione, il signor arciprete e il signor sindaco pro tempore di Fiumalbo [ ]". Gli amministratori, tuttavia, si resero presto conto che la casa del fondatore non era idonea allo scopo cui lo stesso l'aveva destinata, in ragione sia della infelice posizione - al centro del paese, contro le leggi sanitarie in vigore - sia delle ingenti spese che sarebbero state necessarie per adattarla ad uso ricovero. Ottenute le licenze civili ed ecclesiastiche necessarie, la Congregazione decise quindi di vendere la casa Santi - ceduta al pubblico incanto al farmacista Battista fu Michele Coppi - e di acquistare ad uso ospedale la casa di Pietro fu Bartolomeo Vicini in località "le Noci", la quale "[ ] per la sua ubicazione in luogo appartato e per l'ordine interno degli ambienti [ ]" meglio si prestava allo scopo. I rogiti di vendita e di acquisto vennero rogati dal notaio Giosafatte Nizzi di Fiumalbo, rispettivamente il 25 febbraio 1860 e il 17 giugno 1858. La casa a tutt'oggi è chiamata "l'Ospedale" e ospita alcune famiglie bisognose del capoluogo.
storia archivistica L'Opera pia Basilio Santi venne gestita amministrativamente dalla Congregazione di carità di Fiumalbo fin dalla data della sua istituzione. Anche le carte quindi seguirono gli stessi passaggi seguiti dalla documentazione della Congregazione, che a sua volta viene sempre ricordata all'interno dei locali dell'edificio comunale.