L'archivio del Monte di pietà di Castellarano, pur risalendo con la sua fondazione fino al 1594, non ha poi conservato fino a oggi documentazione che risalga più addietro del 1900; così esso rispecchia in maniera fedele soprattutto la sua moderna attività di "istituto elemosiniero" più che di credito, che raccoglieva pegni soprattutto "dalla classe povera" e che erogava le rendite anche in forma di sussidi materiali, attenendosi al Regolamento proprio della locale Congregazione di carità.
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storia archivistica Non si conoscono le vicende della documentazione del Monte di Pietà di Castellarano, che però con ogni evidenza deve avere subito in epoche e in modi non noti la totale perdita di tutta la documentazione più antica, e che per quella successiva del Novecento deve avere seguito le vicende della documentazione della locale Congregazione di carità, e quindi dell'E.C.A.
bibliografia Matteo Schenetti, Castellarano da rifugio di aborigini a centro industriale, Castellarano, Tonino Schenetti, 1976, pp. 127-129
Sacri recinti del credito. Sedi e storie dei Monti di pietà in Emilia-Romagna, a cura di Mauro Carboni, Maria Giuseppina Muzzarelli, Vera Zamagni, Venezia, Marsilio Editori, 2005, pp. 315-316
codice interno: 574 - 001
informazioni redazionali
Revisione e integrazione dell'inventario Archivio del Comune di Castellarano (1547-1957) e archivi aggregati (a cura di Chiara Mussini e Maria Mussini - CSR, realizzato per IBC, 2002) a cura di Margherita Beggi, Chiara Pulini (CSR / Voli Group), 2013
realizzato per Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna [L.R. 18/2000. Piano bibliotecario 2008. Intervento diretto]
Intervento redazionale IBC - Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna, 2013