Il fondo si compone della documentazione prodotta dall'Ente comunale di assistenza (ECA) di Finale Emilia nello svolgimento delle proprie funzioni sul territorio comunale dal 1937, anno della sua istituzione in sostituzione della Congregazione di carità, al 1978, anno della sua soppressione e del trasferimento delle sue funzioni al Comune .
espandichiudi
La documentazione dell'ECA di Finale Emilia appare cospicua, completa e ben conservata, sia per la parte che attiene la corrispondenza dell'Ente, suddivisa per anno e organizzata secondo un titolario, che per la parte contabile. L'ECA di Finale Emilia aveva ereditato dalla Congregazione di Carità la gestione amministrativo-contabile delle seguenti opere pie locali: - Opera pia Orfanelle; - Opera pia Mendicanti - Opera pia Vergognosi - Opera pia Miari - Opera pia Grossi - Opera pia Cassa rurale prestiti - Opera pia Legati riuniti (cioè: opere pie Ricci, Palmieri, Mazza, Zuccati, Pollastri, Conte Carrobbio) - Ricovero diurno (solo per il 1938) - Istituzione Pro orfani di guerra (solo per il 1938).
criteri di ordinamento Il fondo era già sugli scaffali, suddiviso, a grandi linee, nei nuclei individuati nel corso della ricognizione conclusasi nel 2001 (vedi storia archivistica), ma all'interno di essi si è reso necessario da subito un intervento sistematico di riordino fisico, che ha permesso l'individuazione di tutte le serie, e cronologico all'interno di ciascuna di esse. Una parte della documentazione era conservata in contenitori danneggiati o poco pratici per la consultazione e, quando possibile, sono stati sostituiti. Le carte contabili relative ai mandati di pagamento e alla reversali erano conservate in pacchi semiaperti o mazzi legati con spago: per questo motivo molte carte appaiono mal conservate e lacerate. Spesso i pacchi ed i mazzi contenevano anche registri e bollettari contabili che sono stati estrapolati per andare a costituire o ad integrare altre serie.
storia archivistica Negli strumenti di corredo che descrivono l'archivio comunale ed i suoi aggregati troviamo una prima quantificazione del fondo nell'ambito della complessiva ricognizione degli archivi finalesi effettuata dalla cooperativa CSR (Centro Studi e Ricerche di Modena) tra il 1998 e il 2001. Allora la documentazione dell'ECA era ubicata al terzo piano della Casa Protetta di Finale Emilia, dove erano collocati buona parte degli archivi aggregati. Nello specifico la descrizione sommaria del fondo era la seguente:
Serie relative alla gestione economica e finanziaria: 1927 - 1978 (n. 184 unità di varia tipologia): "Bilanci preventivi", "Bollari", "Bollettari", "Consuntivi", "Conti e bilanci", "Mandati", "Mastri", "Partitari", "Registri riscossioni e pagamenti", "Residui e prestiti", "Residui passivi", "Reversali"; carteggio: 1938 - 1973 (n.49 unità di varia tipologia); deliberazioni: 1938 -1978 (n.18 unità di varia tipologia); invalidi civili n. 4 buste; personale anni '70 (n. 7 buste); protocollo 1937 - 1978 (n. 23 registri); rogiti e scritture n. 7 buste; varie: 1918 - 1978 (n.51 unità di varia tipologia ); Documentazione anche del periodo precedente il 1937 relativa ad affitti di immobili, assicurazioni, assistenza domiciliare, mutui ecc.
Le carte rimasero in quella sede fino al trasferimento definitivo avvenuto nel 2014 presso la sede attuale dell'archivio storico comunale, edificata in seguito agli eventi sismici del 2012 che colpirono pesantemente tutto il territorio comunale. Le condizioni in cui versavano al momento del riordino non fanno pensare a interventi significativi precedenti.
codice interno: 631 - 001
informazioni redazionali
Inventario a cura di Gianni Borgognoni (Open Group), 2017
realizzato per Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna [L.R. 18/2000. Piani bibliotecari 2008 e 2011. Intervento diretto]
Intervento redazionale a cura di Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna - Servizio biblioteche archivi musei e beni culturali, 2018