Il fondo è costituito dalla documentazione propria del Comune di Sorbano e si articola nelle serie documentarie tipiche del Comune italiano: verbali delle sedute degli organi deliberativi (Consiglio e Giunta), carteggio amministrativo, protocolli, serie contabili (bilanci di previsione, conti consuntivi, mandati), registri di leva, anagrafe e stato civile.
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Nel complesso archivistico sono raccolti atti dal 1865 (con antecedenti dal 1861), anno in cui entrò in vigore la legge 20 marzo 1865, n. 2248 ("per l'unificazione amministrativa del Regno d'Italia"), la cui applicazione pose fine alla varietà delle tipologie amministrative che caratterizzavano gli Enti locali degli Stati preunitari e impose un modello amministrativo unico per tutto il Regno (il Comune). A Sorbano il Comune subentrò nell'esercizio delle funzioni amministrative alla locale Comunità (ente nell'ambito del Granducato di Toscana). Nel 1965 il Comune di Sorbano venne soppresso e aggregato al Comune di Sarsina.
criteri di ordinamento Nel 2006 il Comune di Sarsina, conservatore e titolare dell'Archivio storico di Sorbano, incaricò la cooperativa Ebla di Cesena di effettuare una ricognizione della documentazione al fine di redigerne un elenco di consistenza. Al momento dell'intervento il fondo si trovava collocato in un locale seminterrato del Centro culturale di Sarsina, luogo dove tuttora è conservato. La documentazione era in parte disposta su scaffalature (armadi e "compactus") e in parte contenuta in scatoloni. Il lavoro si svolse attraverso la schedatura del materiale archivistico, attribuendo ad ogni unità di conservazione titolo, estremi cronologici e numero di corda. Ciò permise di operare, per quanto possibile, una ricostruzione "virtuale" delle serie archivistiche che costituivano l'archivio, alcune delle quali di pertinenza di fondi aggregati (Ente comunale di assistenza, Ufficio del giudice conciliatore, Patronato scolastico, ecc.). Nel corso della ricognizione venne notata la presenza di una mole considerevole di materiale archivistico sciolto, gran parte del quale risaliva agli ultimi anni di attività dell'Ente. Il presente intervento di riordino ed inventariazione analitica informatizzata (avviato nel 2011) ha preso l'avvio da un esame dell'elenco di consistenza realizzato nel 2006, nel quale era stata operata una sommaria individuazione delle serie archivistiche più nettamente riconoscibili. Sulla base delle informazioni ricavate dall'elenco si è quindi proceduto con il reperimento e lo spostamento delle unità archivistiche finalizzato alla ricostituzione anche fisica delle serie individuate. In ogni scheda di unità archivistica è stata mantenuta menzione (ove possibile) della numerazione che contraddistingueva il pezzo nell'elenco del 2006. Nella fase successiva sono state esaminate analiticamente le buste contenenti materiale miscellaneo, che costituivano una parte consistente del fondo. Tali buste erano state ottenute, presumibilmente negli ultimi anni di esistenza dell'Ente, accorpando documentazione disomogenea, solo in alcuni casi raccolta in fascicoli. Il riordino di questo nucleo miscellaneo è passato attraverso la scomposizione delle unità di conservazione e la risistemazione delle unità documentarie e archivistiche in base alle serie di afferenza. Il momento finale del lavoro si è svolto attraverso la definizione della struttura d'archivio, la schedatura delle unità e delle serie archivistiche individuate e la realizzazione di schede descrittive per i soggetti produttori del fondo.
storia archivistica Il Comune dello Stato italiano unitario è per molti aspetti il diretto erede delle antiche entità amministrative locali, ma il fatto di natura istituzionale che determina la sua nascita è l'entrata in vigore della Legge per l'unificazione amministrativa del Regno d'Italia del 20 marzo 1865. A partire dall'applicazione di tale legge anche presso il Comune di Sorbano iniziarono ad essere prodotte le serie documentarie tipiche del Comune italiano: verbali delle sedute degli organi deliberativi (Consiglio e Giunta), carteggio amministrativo, protocolli, serie contabili (bilanci di previsione, conti consuntivi, mandati), registri di leva, anagrafe e stato civile. La produzione di questa documentazione dovette essere per qualche decennio piuttosto contenuta, considerando anche l'esiguità della popolazione residente nel Comune. Prendendo in esame il periodo 1865-1885 risulta che l'archivio comunale consisteva all'incirca in una quarantina di faldoni e in poco più di un centinaio di registri. L'archivio veniva conservato con ogni probabilità negli stessi locali che fungevano da uffici comunali e che, ancora alla fine del XIX secolo, erano posti in una "casuccia vicina alla chiesa parrocchiale" ("La Romagna. Geografia e storia", Emilio Rosetti, 1894). Nel 1894 appariva necessario un riordino dell'archivio. Durante la seduta del Consiglio del 28 febbraio 1894 "Il Presidente riferisce che l'Archivio comunale sino all'anno 1889 è rappresentato da un informe mucchio di carte, che è quindi d'uopo riordinarlo, per farne la consegna al nuovo Segretario" (serie "Deliberazioni del Consiglio"). Il lavoro di riordino venne affidato al Segretario comunale comunale il quale si apprestò a svolgere l'incarico "alla meglio e senza responsabilità sugli atti che per avventura potessero essere stati smarriti, non appartenenti alla sua gestione" (serie "Carteggio", 1894, cat. V, fascicolo unico "Archivio e affari diversi"). Non è dato sapere in che modo operò il nuovo segretario comunale sull'archivio antecedente il 1889, tuttavia è evidente che si adoperò per dare una impostazione all'archivio in formazione. Dal 1889, infatti, si notano alcuni mutamenti nella gestione archivistica, i più significativi dei quali furono la separazione dei verbali delle sedute di Consiglio e Giunta in due serie distinte e la reintroduzione della classificazione per gli atti del carteggio amministrativo, pratica abbandonata nel decennio precedente. Nei primi anni del XX secolo vennero avviati i lavori per la costruzione del palazzo comunale, che negli anni '10 risulta completato. Risale probabilmente a quel periodo, quindi, il trasferimento dell'archivio dalla vecchia casa comunale, anche se non è stata trovata documentazione che testimoniasse l'evento. Nel 1965 il Comune di Sorbano venne soppresso e aggregato al Comune di Sarsina. Nonostante gli uffici comunali fossero stati chiusi e trasferiti presso la nuova sede di Sarsina, la documentazione che costituiva l'archivio comunale rimase a Sorbano per diversi anni, collocata in un locale al pianterreno del vecchio palazzo comunale. Presso questa sede l'archivio venne censito dal Rabotti (nella seconda metà degli anni '80), in occasione della redazione della Guida generale degli Archivi storici Comunali dell'Emilia-Romagna. Dalla scheda della Guida relativa al Comune di Sarsina (titolare dell'archivio dopo la soppressione del Comune di Sorbano) si evince che, al momento della visita, l'archivio di Sorbano versava in stato di estremo disordine, al punto che non era stato possibile censire il ragguardevole materiale del secolo XIX. Sempre il Rabotti ricorda l'esistenza di un inventario delle carte di Sorbano del 1858, contenuto in "Inventario dei libri e filze esistenti nell'archivio della Cancelleria e R. Ufficio del Censo di Bagno di Romagna riguardanti le comunità di Bagno, Sorbano e Verghereto, 1 luglio 1859, ms. di pp. 228", conservato in Archivio di Stato di Firenze (Archivio della Soprintendenza agli archivi toscani). Nel 2006 l'archivio storico del Comune di Sorbano veniva collocato in un locale seminterrato del Centro culturale polivalente del Comune di Sarsina, mentre presso la sala consiliare e la segreteria del Comune di Sarsina si conservano alcuni registri di deliberazioni, di contratti e il volume degli antichi Statuti e presso gli uffici dei servizi demografici i registri di leva, stato civile ed anagrafe. Nello stesso anno il Comune di Sarsina dava incarico alla cooperativa Ebla di effettuare una ricognizione finalizzata al completamento di un elenco di consistenza precedentemente redatto a cura di Archimemo s.r.l. (2004). L'intervento si era reso necessario dopo l'individuazione, in locali di servizio del Comune di Sarsina, di un importante nucleo di documentazione di pertinenza dell'archivio di Sorbano, che è stata ricondotta al complesso proprio.
unità di descrizione separate In considerazione del passaggio amministrativo del Comune di Sorbano al Comune di Sarsina si segnala che parte della documentazione relativa alla gestione del territorio di Sorbano, soprattutto per gli anni Sessanta del Novecento, può essere rintracciata anche fra le carte dell'Archivio storico del Comune di Sarsina, dove è confluita per motivi gestionali.
codice interno: 711 - 001
informazioni redazionali
Inventario a cura di Gerardo Gentile (RTI Allegra Paci e EBLA), 2013
realizzato per Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna [L.R. 18/2000. Piano bibliotecario 2008. Intervento diretto]
Intervento redazionale a cura di IBC - Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna, 2013