- Ville di Carpi: Quartirolo, Santa croce, Budrione, Migliarina, Fossoli, Cortile, San Marino, Cibeno, San Martino Secchia, Gargallo, 10 registri; - Soliera con Limidi e Sozzigalli, 3 registri; - Novi, 1 registro; - Rovereto, 1 registro.
informazioni sul contesto di produzione Uno degli ultimi provvedimenti del governo estense, in materia di estimo, fu la notificazione del 16 febbraio 1853 del Ministero dell'Interno, a cui erano passate le competenze del soppresso ministero di Pubblica economia nel 1848. Con tale avviso veniva imposto a tutti i possessori, anche privilegiati, una nuova generale denunzia di tutti i beni immobili di loro proprietà, nonché la preliminare presentazione di tutte le domande di voltura fino ad allora omesse. Come nel 1786 (v. A. Copia Denunce 1786) si pensava di effettuare una generale correzione dell'estimo, senza per questo ricorrere ad una vera e propria rinnovazione. Le denunce dovevano essere presentate alla Campioneria o al Comune competente per territorio entro il primo semestre dell'anno. Le denunce, per le quali vennero stampati e posti in vendita appositi moduli, dovevano contenere i seguenti dati del fondo: possessore, natura del possesso, comune o Villa in cui si trovava l'immobile, denominazione, qualità, confini.
Come ricordato nelle ricerche condotte su "Estimi e catasti del territorio reggiano" (si veda la bibliografia), il senso principale di questa presentazione delle denunce nel 1853 va rintracciato nel corposo numero di volture arretrate che furono richieste, e che concorsero a portare chiarezza nelle scritture censuarie. Da quel momento in poi rimase l'obbligo ai notai di identificare anche con l'estratto censuario i beni di cui rogavano contratti di traslazione di possesso.