- Domande di ammissione, in ordine alfabetico, ordinate in fascicoli, con in parte allegate le schede di iscrizione, di colore arancio, con numero di posizione e foto del richiedente, 1937-[1944], 4 buste;
espandichiudi
- Schede di iscrizione con foto, relative a domande di ammissione, di cui sopra, 1937-[1944], 5 pacchi. - Manifesti dell'UFFN, ritraenti i primi piani delle coppie generatrici di famiglie numerose delle frazioni di Carpi, [1937-1944], 1 rotolo.
informazioni sul contesto di produzione L'Unione fascista famiglie numerose (UFFN) era un ente pubblico assistenziale del periodo fascista, istituito con Regio decreto 3 giugno 1937, n. 805. Fin dalla fondazione, l'Ente si adoperò per sostenere la politica demografica promossa dal Partito Nazionale Fascista, ben espressa nello Statuto, approvato con Regio decreto 22 novembre 1937 n. 2032. Scopi dell'UFFN erano l'assistenza e il sostegno alle famiglie numerose tramite una serie di benefici, inizialmente riservati solo a impiegati e dipendenti dello Stato e di enti pubblici, ma in seguito estesi a tutti i capofamiglia con più di sette figli conviventi e a carico (legge 20 marzo 1940 n. 267). Con decreto legge 2 agosto 1943, n. 704, l'ente nazionale mutò la denominazione in "Unione fra le Famiglie Numerose", mantenuta fino alla soppressione avvenuta con decreto legge 29 marzo 1945, n. 267; le sue competenze e attività furono trasferite all'Opera Nazionale Maternità e Infanzia (ONMI). La sede centrale dell'Unione era a Roma, ma nelle province risiedeva una sezione provinciale, articolata in Nuclei a livello locale. I Comuni avevano l'obbligo di fornire i locali arredati.
codice interno: 0757 - 001
informazioni redazionali
La descrizione è stata effettuata da Jessica Pagani con il coordinamento di Federica Collorafi (CSR / Voli Group). Le ricerche storiche, i profili storico istituzionali e la storia archivistica sono di Lucia Armentano (Archivio storico comunale di Carpi), 2013
realizzato per Comune di Carpi, con il contributo finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi
Intervento redazionale a cura di IBC - Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna, 2013