La serie raccoglie il carteggio amministrativo (ancora commisto con i documenti contabili) prodotto dalla Municipalità di Russi a partire dal 1797 e fino al 1808, che per primo mostra il recepimento delle innovazioni amministrative introdotte dai nuovi governi rivoluzionari, con l'organizzazione dei documenti in fascicoli tematici ricorrenti e ordinati alfabeticamente per intitolazione, anche se non appaiono corrispondenti a un vero e proprio titolario di classificazione, in mancanza di indici numerici.
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criteri di ordinamento La serie presenta i seguenti fascicoli dall'intitolazione ricorrente e ordinati secondo l'ordine alfabetico: Acque, Agenzia municipale, Annona e Abbondanza (o Annona e Grascia), Appalti, Arti e professioni, Atti di conciliazione, Beneficenza, Bilanci, Calmieri, Carico diretto, Carteggio Censi e Cambi, Cimitero, Compense passive, Compensi ed abbonamenti, Corporazioni religiose soppresse (o Beni nazionali) Coscrizione militare, Credito fruttifero, Culto, Dazio, Debiti comunali, Documenti contabili, Eredità Ricci, Finanza, Frutti de' Censi, Gendarmeria reale, Giustizia, Guardia civica, Guardia nazionale, Impiegati, Istruzione, Lavori comunali, Livelli, affitti ed appalti, Livelli, censi e decime, Locali demaniali, Mandati, Manutenzione dei locali, Manutenzione delle strade, Militare, Nuove opere, Occorrenze straordinarie, Oggetti di cancelleria Pensioni, Petizione di crediti, Polizia, Polizia comunale, Popolazione, Prodotti e redditi comunali, Protocollo segreto, Requisizione, Restanze passive, Ricavi diversi, Ricevute di cassa, Sacre funzioni e spese di culto, Sale, Sanità, Sopracarico comunale, Sovrimposta sul censo, Spese de' Fiumi, Spese di culto, Spese diverse, Spese straordinarie, Stampe, Stato civile, Strade, Tassa bestiame, Tassa personale, Vittuaria.
storia archivistica Del tutto plausibile appare l'ipotesi che le intitolazioni dei diversi fascicoli, sicuramente non originali e scritte da mano moderna forse attribuibile a Giuseppe Plessi, siano comunque frutto di un intervento di attribuzione artificiale "ex post" dei singoli documenti - sul base del loro contenuto per solito fedelmente rispecchiato - a una serie di categorie prodotte sulla base di una evidente analogia con i contenuti dei titolari archivistici entrati in uso in età rivoluzionario-napoleonica; si spiegherebbe così anche il ricorso a un fascicolo annuale di "Corrispondenza varia", verosimilmente predisposto per i pochi atti che non potessero rientrare in questa ampia categorizzazione per soggetti.