La serie raccoglie tutta la corrispondenza prodotta e ricevuta per il compimento delle attività amministrative e di somministrazione di servizi assistenziali dell'ente (assistenza ordinaria ai poveri inseriti negli appositi elenchi, indennità di disoccupazione, soccorso invernale, ma anche assistenza straordinaria per i profughi e le vittime di eventi bellici o di calamità naturali), organizzata in fascicoli prodotti principalmente - ma non esclusivamente - con il ricorso alla prassi della classificazione e della fascicolazione degli atti secondo almeno tre diversi titolari nel corso del tempo.
espandichiudi
Un primo titolario appare in uso fin dall'inizio dell'attività dell'ente, ma soltanto fino al 1940; apparentemente molto articolato, è documentato soltanto in categorie e titoli sporadici, e deve essere stato ben presto sostituito, probabilmente perché risultato poco rispondente alle esigenze dell'ente. Un secondo titolario entra in uso nel 1941 e vi rimane fino al 1960, composto da almeno undici categorie contraddistinte da numeri romani di cui soltanto alcune presentano in teoria una suddivisione gerarchica in titoli, che però non viene mai rispecchiata in una fascicolazione di livello inferiore. Un terzo titolario viene introdotto in uso nel 1961, caratterizzato da ben diciotto titoli alfabetici e tale da risultare evidentemente sovradimensionato alle esigenze dell'ente, così che soltanto alcuni titoli paiono essere stati effettivamente utilizzati e per pochi anni, non comparendo già più dopo il 1964, quando prende definitivamente il sopravvento la produzione esclusivamente di fascicoli di atti non classificati, raccolti per singola pratica di affari ricorrenti o straordinari, prassi coerente con la ridotta attività di un ente che andava conducendo una vita residuale fino alla soppressione fra 1977 e 1978.
criteri di ordinamento La documentazione si presenta ordinata a serie chiusa per singolo anno, in parte classificata col ricorso a tre diversi titolari. Il primo di questi figura essere in uso dall'inizio dell'attività dell'ente fino soltanto al 1940; probabilmente ereditato dai precedenti della Congregazione di carità, visto la persistenza di prassi antiche come il privilegio di nomina di un chierico in un beneficio, appare documentato soltanto nei seguenti sporadici categorie e titoli:
Categoria I: Titolo I: Leggi, regolamenti Titolo II: Deputati comitato ECA Titolo III: Uffici, corrispondenza, impiegati Titolo IV: Adunanze, verbali e deliberazioni Titolo V: Preventivi e consuntivi Titolo VII: Certificati di credito Titolo VIII: Spese ed esigenze Titolo X: Assistenza (o Contributi di Stato) Categoria II: Titolo II: Uffici, impiegati e salariari Titolo IV: Compre, investimenti, lavori Titolo V: Affitti Titolo VI: Tasse, legati e passività Titolo VIII: Economato interno, statistica Titolo XI: Infermi militari Titolo XV: Estinzioni, affrancazioni, cancellamenti ipotecari Titolo XVIII: Offerte Categoria III: Titolo IX: Sussidi diversi, doti, nomina di un chierico
Il secondo titolario entra in uso nel 1941 per rimanervi fino al 1960; forse originatosi come semplificazione del precedente basata sull'esperienza amministrativa, si presenta composto da almeno undici categorie contraddistinte da numeri romani, di cui soltanto alcune presentano in teoria una suddivisione gerarchica in titoli che però non viene mai rispecchiata in una fascicolazione di livello inferiore; alcune categorie appaiono peraltro "instabili", non utilizzate sistematicamente o mutate di denominazione nel corso del tempo, e fin da subito la fascicolazione degli atti classificati viene affiancata dalla produzione di fascicoli di atti non classificati raccolti per singola pratica di affari ricorrenti o straordinari e conservati in ordine cronologico a seguire agli atti classificati dello stesso anno. Il secondo titolario è dunque il seguente:
Categoria I: Leggi, regolamenti e circolari Titolo I: Regolamenti Titolo II: Circolari Categoria II: Comitato ECA Categoria III: Uffici, corrispondenza, impiegati Titolo I: Personale Titolo II: INADEL Categoria IV: Adunanze e deliberazioni Titolo I: Adunanze Titolo II: Verbali Categoria V: Preventivi e consuntivi. Programmi Categoria VI: Inventari, stati patrimoniali, certificati di credito, tasse Categoria VII: Varie Categoria VIII: Assistenza Titolo I: Circolari prefettizie Titolo II: Contributi dello Stato Titolo III: Concessioni Titolo IV: Refezioni scolastiche Categoria IX: Amministrazione comunale (dal 1947 in poi), Maggiorazione trattamento assistenziale (dal 1957 in poi) Categoria X: Offerte ECA (dal 1954 in poi), Profughi dall'Africa (dal 1958) Categoria XI: Profughi dall'Africa Italiana (dal 1954 in poi)
Dal 1961 appare in uso un terzo titolario, composto da ben diciotto titoli alfabetici ed adottato sulla base di modelli tali da risultare evidentemente sovradimensionati rispetto alle esigenze dell'ente. Di fatto soltanto alcuni titoli appaiono essere stati effettivamente utilizzati e per pochi anni, non comparendo già più dopo il 1964. Poiché fin dall'inizio dell'attività dell'ente, la fascicolazione degli atti classificati era stata peraltro sempre affiancata dalla produzione di fascicoli di atti non classificati raccolti per singola pratica di affari ricorrenti o straordinari; questa organizzazione documentaria prende infine il sopravvento nell'ultima fase residuale di vita dell'ente fino alla sua soppressione. Il secondo titolario è il seguente:
Titolo A: Insediamenti Comitati Titolo B: Statuto ECA Titolo C: Statuti e documenti enti vari Titolo D: Inventario, Patrimonio, Contratti Titolo E: C.P.D.E.L. Titolo F: Federazione Provinciale Enti di Assistenza Titolo G: A.N.E.A. Titolo H: I.N.A.D.E.L. - I.N.A. Casa Titolo I: Preventivi - Consuntivi Titolo L: Dati statistici Titolo M: Bacheca Titolo N: Imposte e tasse Titolo O: Assistenza Classe O/1: Generica Classe O/2: Maggiorazione trattamento assistenziale Classe O/3: Soccorso invernale Classe O/4: Distribuzione legna Titolo P: Varie Titolo Q: Organico Titolo R: Personale Titolo S: Riunioni Comitato Titolo T: Verbali verifica cassa
Data la desultorietà del ricorso ai diversi titolari di classificazione, e la costante presenza di fascicoli per singola pratica d'affari non classificati conservati a seguire agli atti classificati secondo un ordinamento cronologico per anno a serie chiusa, appare opportuno descrivere la serie mantenendo questa successione logica e cronologica univoca, dando per il resto conto degli indici di classificazione quando essi compaiono effettivamente in uso.