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Museo civico Monsignor Domenico Mambrini di Galeata
Via Pianetto Borgo
Loc. Pianetto
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tel: 0543981854
(Museo)
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(Direttore museo Caterina Mambrini)
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  Statuti del Comune e università di Galeata 1411 - 1769
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serie
volumi 2
sei in: Archivio della Podesteria di Galeata 1411 - 1779 (docc. in originale dal 1536)

La serie è rappresentata da un volume contenente, in copia del 1552, gli statuti del Comune e università di Galeata(1) redatti nel 1411 e da un altro volume, probabilmente del secolo XVII, che comprende un estratto degli statuti del 1411 e le riforme statutarie del 1448 e 1454.
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L'attuale copia galeatese degli statuti, articolata in 5 libri non titolati, suddivisi in rubriche titolate, a cui seguono statuti spicciolati ovvero riforme statutarie successive, si apre con un proemio nel quale, dopo l'invocazione a Dio, alla vergine, agli apostoli Pietro e Paolo, al beato Ilario confessore e a tutti i santi e sante, figura la dedica alla città di Firenze, ai priori delle arti, al gonfaloniere di giustizia e a tutti gli ufficiali del popolo e Comune di Firenze e al buono, pacifico e tranquillo stato e popolare conservazione e aumento del Comune e terre di Galeata, quindi l'intitolazione del libro coi nomi degli statutari, del notaio verbalizzatore e del notaio trascrittore e la data (MCCCCXI, indizione quarta, XXIX di novembre). Dopo il proemio comincia il primo libro, relativo alla qualità, funzioni e modalità di nomina degli ufficiali pubblici (podestà, sindaco generale, anziani, massaio, sindaci particolari, notaio delle riformagioni, arbitri, ragionieri, messi); il secondo libro è dedicato alle cause civili, ai sequestri, alle doti, ai giorni feriali e festivi, ai creditori, al salario dei contratti ai notai; il terzo libro alle cause criminali e alle pene relative ai diversi reati; il quarto libro comprende obblighi, divieti e questioni diverse relative ad attività commerciali (beccai, mugnai, panettieri) e alle fiere e mercati, alla manutenzione di strade e fossi, a dazi, pesi e misure; il quinto libro tratta di attività agricole e allevamento: ufficio dei campai (guardie campestri), danno dato con le bestie, obblighi e pene, gabella del macello. Seguono gli statuti spicciolati ovvero le riforme statutarie dal 1448 al 1573, i Capitoli con la città di Firenze (28 gennaio 1425) e documenti diversi (copie di bandi, leggi ed ordini; copie di lettere diverse; copie di deliberazioni diverse; note di pagamenti).

(1) Nell'originale latino conservato a Firenze presso l'Archivio di Stato: "statuta et ordinamenta comunis, universitatis et hominum dictarum terrarum"). Cfr. ASFi, Archivi della Repubblica, Statuti delle Comunità autonome e soggette, n. 345.

storia archivistica
Nel Repertorio degli statuti comunali emiliani e romagnoli gli statuti di Galeata sono descritti come copia e volgarizzazione della redazione statutaria latina trasmessa nel ms. 345(1).
Il rapporto diretto tra gli statuti conservati nell'Archivio storico comunale di Galeata e gli statuti n. 345 conservati presso a Firenze presso l'Archivio di Stato sembra testimoniato da un'annotazione presente sulla copia galeatese a c. 1: "Statuti di Galeata da un libro antico in molti luoghi accecato e guasto cavati et in volgare ridotti l'anno 1552 al tempo dell'illustrissimo ed eccellentissimo signore il signor duca Cosimo de Medici duca II di Firenze"(2) e anche dal fatto che il 345 e la copia galeatese sembrano le uniche copie degli statuti a presentare i capitoli con Firenze del 1425.
La prima notizia relativa agli statuti della Podesteria di Galeata risale al 31 maggio 1551 quando gli anziani deliberano di acquistare a Firenze un libro per trascriverci la traduzione in volgare dei vecchi statuti del 1411 "acciocché ciascun li possa intendere"(3).
Il volume a inizio '800 è oggetto di un restauro che si desume da quanto scritto sul verso della c. di guardia del volume stesso: "Questo libro fu trovato prossimo a servire per i soli bottegai: la vigilanza del dottor Giovanni Tommaso Pezzella [...] cancelliere per sua maestà di Galeata lo ridusse in migliore stato come si poteva nel mese di aprile dell'anno 1805".
Non tutti gli statuti spicciolati presenti nel ms. 345 sono riportati nella copia galeatese: ad es. non sono presenti gli statuti sopra il modo di vestire del 23 febbraio 1547.
Gli statuti risultano descritti sia nell'inventario dell'archivio galeatese del 1753 sia nei successivi.

(1) Repertorio degli statuti comunali emiliani e romagnoli (secc. XII-XVI), a cura di A. Vasina, Roma, 1997, vol. 1, p. 228; per gli statuti di Galeata conservati presso l'Archivio di Stato di Firenze si veda quanto descritto nell'Area della documentazione collegata.
(2) AsCG, Podesteria di Galeata, Statuti, reg. 1.
(3) AsCG, Podesteria di Galeata, Partiti e deliberazioni della Podesteria di Galeata, reg. 1; D. Mambrini, Galeata nella storia e nell'arte, 1935, pp. 116-117.

unità di descrizione collegate
Presso l'Archivio di Stato di Firenze si conservano altre redazioni di statuti e riforme del Comune di Galeata:
- ASFi, Archivi della Repubblica, Statuti delle Comunità autonome e soggette, n. 345, statuti, 1411-1547 (in latino)
- Ibidem, n. 346, statuti, 1411-1723 (copia in volgare, sec. XVII?)(1)
- Ibidem, n. 347, riforme statutarie, 1480-1735 (in latino).

(1) La copia è in volgare e non in latino come descritto nel Repertorio degli statuti emiliani e romagnoli (secc. XII-XVI), vol. 1, s.v. Galeata (FO), p. 229.

bibliografia
D. Marzi, Di alcuni archivi della Romagna Toscana, in "Archivio storico italiano", serie V, tomo X (1892), pp. 361-362
G. Orlandelli, Gli archivi della valle del Bidente, in "Studi Romagnoli", X (1959), pp. 125-132
Repertorio degli statuti comunali emiliani e romagnoli (secc. XII-XVI), a cura di A. Vasina, Roma, 1997, vol. 1, s.v. Galeata (FO) (scheda a cura di Paolo Pirillo).


codice interno: 939 - 001.001