La serie raccoglie la vasta messe delle documentazioni relative alle controversie sostenute in giudizio nel corso del tempo dalla famiglia Naldi, soprattutto per le classiche questioni ereditarie, dotali e patrimoniali, sia all’interno della stessa famiglia che nei confronti di terzi, con veri e propri atti processuali, memoriali manoscritti e a stampa, documentazioni di varia natura prodotte in giudizio a sostegno delle proprie ragioni.
espandichiudi
Fra le cause più significative spiccano, per rilevanza e durata, quelle: per la dote di Cassandra Malatesti moglie di Tommaso Naldi (inizio del XVII secolo); per la “pretensa forensitas” dei Naldi rispetto al Comune di Castelbolognese (inizio del XVIII secolo), in quanto dalla loro natura di castellani o forestieri dipendeva la soggezione o meno dei loro beni in loco alla fiscalità comunitativa; per l’eredità del conte Lamberto Ginasi (rivendicata dopo il 1734 per il tramite del matrimonio di sua sorella Maria Ginasi nella casa Naldi); per l’annosa “causa primogeniturae” insorta all’interno della stessa famiglia Naldi, per gli effetti dei vincoli di primogenitura e di fedecommesso sul patrimonio familiare istituiti da Girolamo Naldi (+ 1578) con il suo testamento a rogito del notaio Giulio Cesare Gottarelli di Castelbolognese del 13 novembre 1578, causa risoltasi definitivamente soltanto nel 1727 con le divisioni pattuite fra Balasso Vincenzo Antonio e Giovanni Naldi.
storia archivistica Risultano mancanti i fascicoli corrispondenti alle posizioni originariamente numerate: 23, 75, 113, 175 e 254-257.